“Santa Sofia in Santa Sofia”: domenica 21 gennaio appuntamento con “Il classicismo in musica”

Riprende la seconda edizione della rassegna “Santa Sofia in Santa Sofia”, promossa dall’Accademia di Santa Sofia di Benevento, con la direzione artistica di Marcella Parziale.

Domenica 21 Gennaio, nella chiesa di Santa Sofia, patrimonio Unesco, dalle 19.00, spazio al “Quartetto Santa Sofia” e al M° di Clarinetto Sisto Lino D’Onofrio per  “Il classicismo in musica”, con musiche di J. F. Haydn e W. A. Mozart.

Prima del momento musicale, si terrà la conversazione storica a cura di Marcello Rotili sul tema “Perchè un tempo i monasteri erano ricchi?”.

Il “Quartetto Santa Sofia”  è  composto dai violini Rocco Roggia e Alina Taslavan, dalla viola Francesca Binetti e dal violoncello Alfredo Pirone.

Info

 Mozart Quintetto Kv 581 “Stadler” in La maggiore

(Allegro- Larghetto- Minuetto e trio- Allegretto con variazioni)

Haydn Quartetto op.64 n°5 “L’allodola” in Re maggiore

(Allegro moderato- Adagio cantabile- Minuetto: Allegretto e Trio – Finale: Vivace)

Avvilito dalla solitudine artistica e umana, dimenticato dall’indifferente pubblico viennese, prostrato dai debiti, Mozart terminò di comporre nel 1789 una delle pagine più dolci e struggenti della storia della musica: il Quintetto per clarinetto e quartetto d’archi K. 581. Dedicato all’amico Stadler, il più grande clarinettista del tempo, il quintetto venne definito da Ermann Albert una perfetta espressione del “gusto per il bel suono» dove «il clarinetto tende a  una sfera di dolce e matura sensualità, il tutto diviene un vero e proprio trionfo della cantabilità, culmine luminoso di una serie di lavori tutti orientati alla pura bellezza».”.

Il Quartetto per archi Op. 64 n. 5 in Re maggiore “Lerchen” (L’allodola), uno dei più popolari tra i quartetti per archi di Haydn, deve il suo nome all’armoniosa ispirazione e alla graziosa nonché evocativa melodia eseguita dal primo violino. Impressiona per lo stile melodioso, idilliaco, per il lirismo sereno che lo pervade da cima a fondo. Nel primo movimento (Allegro moderato) il bel tema presentato dal violino nel suo registro acuto si espande in una successione di frasi liriche, ripetute anche nello sviluppo, divenendo il protagonista

assoluto. Lo stesso carattere serenamente colloquiale pervade tutti i movimenti restanti: così nell’Adagio cantabile, dove il primo violino è protagonista assoluto, nel Minuetto dalle movenze un po’ rustiche, e nello scattante Finale (Vivace), costruito quasi come un moto perpetuo.

Sisto Lino D’Onofrio

Ha compiuto i suoi studi musicali presso il Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara, dove ha conseguito il diploma di Clarinetto con il massimo dei voti, sotto la giuda del M° Giacomo Miluccio. Nel 1979 è risultato vincitore del concorso indetto dalla RAI per l’ammissione alla European Community Youth Orchestra (ECYO). Due anni dopo si è aggiudicato il concorso per primo Clarinetto nell’Orchestra del Teatro di San Carlo, dove tuttora svolge la propria attività professionale.

E’ fondatore e componente del Trio d’Ance Italiano, col quale ha conseguito il primo posto assoluto nell’ambito del Concorso Internazionale di Musica da Camera di Caltanissetta e del Concorso di Palmi. Inoltre in duo con il pianoforte ha vinto il 1° premio al Concorso di Musica da Camera “Chopin”.

Ha fatto parte dell’Orchestra di Fiati Romana e dell’Ensemble di Roma. Ha collaborato con le orchestre della RAI di Torino e di Napoli in qualità di Primo  Clarinetto.

Ha tenuto corsi Internazionali di Perfezionamento per musica da Camera e Clarinetto in Italia e all’Estero. Tra i vari premi ricevuti è da ricordare il Premio “Olmo”, sezione musica, nell’anno 2008. E’ stato docente di Clarinetto presso i Conservatori di Musica di Benevento, Avellino e Salerno.

L’accesso è libero.

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