Scuola Magistratura, Damiano (PD): I ritardi dipendono dal Governo centrale

Invece di continuare a parlare delle inadempienze della Provincia di Benevento, sarebbe auspicabile che il Gruppo consiliare del Popolo della Libertà alla Rocca dei Rettori, d’intesa con i loro rappresentanti in Parlamento, facesse pressione sul ministro della Giustizia, on. Angelino Alfano, per chiedergli il rispetto degli impegni da lui stesso assunti a novembre dello scorso anno. Dopo mesi di polemiche, infatti, come si ricorderà, il ministro aveva con le sue dichiarazioni posto fine alla contrapposizione Benevento-Catanzaro circa la localizzazione della Sezione meridionale della Scuola, dapprima indicata nella città calabrese, quindi con successivo decreto in quella sannita. Non è possibile, dunque, oggi rispolverare da parte del PDL accuse generiche e fuorvianti nei confronti della Amministrazione Cimitile in carica alla Provincia, quando, da nove mesi, si è in attesa di conoscere il provvedimento "ad hoc" che il Guardasigilli aveva assicurato essere allo studio dell’Esecutivo nazionale e dei tecnici del suo Dicastero, e finalizzato a salvaguardare anche la sede sannita della Scuola. Come tutti ricordano, il ministro aveva garantito che le sedi della Scuola in tutta Italia sarebbero state 4 e non più 3, come previsto inizialmente, contemperando così le aspettative di Benevento e Catanzaro: purtroppo, ad oggi, il decreto ministeriale non è arrivato. Prendiamo atto, dunque, con rammarico che allo stato ancora non sono state fornite determinazioni definitive da parte del ministro Alfano circa l’effettivo insediamento in città della Scuola. Questa è la verità: e questo va detto con chiarezza e onestà intellettuale. Il Pdl, dunque, si adegui; anzi, se proprio si vuole impegnare, potrebbe bussare anche alla porta del presidente della Regione Campania, on. Stefano Caldoro, perché lì è bloccata l’approvazione di un finanziamento richiesto dalla Provincia di circa 5 milioni di euro per la realizzazione dei lavori nell’edificio di Via XIV Maggio a servizio della suddetta Scuola. Com’è semplice capire, è il centrodestra a essere inadempiente, a Roma come a Napoli. La Provincia, anche in ossequio al decreto interministeriale di individuazione delle sedi della Scuola nelle varie aree del Paese, ha svolto al meglio il suo ruolo accollandosi, insieme al Comune capoluogo, gli oneri connessi all’adeguamento funzionale dell’ex Caserma Guidoni, individuata come sede dell’insediamento. D’altronde, le attività poste in essere per tale scopo dalla Giunta attualmente in carica e dalla Amministrazione Nardone, che l’ha preceduta,  sono state illustrate compiutamente in sede consiliare dallo stesso presidente Cimitile rispondendo ad una mia interrogazione. L’investimento sulla Scuola va salvaguardato anche attraverso una forte azione interistituzionale che coinvolga tutti gli schieramenti politici senza alcuna differenziazione. Nei confronti della Provincia non reggono le accuse di immobilismo. I ritardi sono altrove e auspichiamo che al più presto i competenti uffici del Ministero della Giustizia studino una soluzione amministrativa che consenta di recuperare tutte le sedi, compresa Benevento. Così come in altre situazioni, che dipendono dall’attuale maggioranza di Governo nazionale e regionale non arrivano tuttavia, ad onor del vero, segnali incoraggianti per il nostro territorio, che continua a essere mortificato ed escluso dalle scelte strategiche di sviluppo.  

 

 

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