Sono ben 89 le giornate in cui, lo scorso anno, sono stati sforati i parametri legati alla presenza di polveri sottili e ozono. Il dato peggiore in tutta la regione.
E’ quanto emerge dal dossier di Legambiente sull’inquinamento in Campania nel 2018. Nello specifico, le centraline Arpac presenti in città hannofatto registrare 46 sforamenti del limite massimo di Pm10, su un numero annuo consentito di 35, e 43 superamenti del limite di ozono,
con tetto massimo annuo fissato a 43.
Numeri allarmanti per il capoluogo irpino se si pensa che a Napoli le giornate “fuorilegge”
come le definisce Legambiente sono state 72, tra Pm10 e ozono, mentre a Benevento solo l’ozono ha sforato il tetto massimo annuale.
Caserta e Salerno, invece, sono riuscite a mantenersi nei limiti previsti.
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