TERRA DEI FUOCHI, PEDICINI AVVIA I MONITORAGGI DEL PUNTO ZERO PER SPINGERE LA UE A FARE UN\’ISPEZIONE.

Nei giorni scorsi, il portavoce pentastellato, accompagnato da vari attivisti campani, ha effettuato, in alcune zone di Caivano, Giugliano, Acerra e Casal di Principe, i primi sopralluoghi e le prime misurazioni previsti dal progetto Punto zero, l'iniziativa nazionale promossa dal M5s Europa per il controllo e la verifica delle zone a rischio ambientale del territorio italiano.

"L'emergenza Terra dei fuochi – ha commentato Pedicini – ha raggiunto livelli drammatici e, come ho già evidenziato più volte, non mi stancherò mai di fare tutto quello che posso per far sì che divenga una urgenza da affrontare sul piano europeo, nazionale e locale.

Con le misurazioni del progetto Punto zero vogliamo portare a Bruxelles dei dati scientifici precisi e indipendenti con i quali si possa certificare qual è la reale situazione in relazione ai parametri ambientali previsti dalle direttive europee. In questo modo vogliamo stanare i vecchi partiti che finora hanno volutamente nascosto questi dati e spiegare bene alle istituzioni Ue qual è la terribile realtà del suolo, dell'aria e dell'acqua della Terra dei fuochi.

Dopo aver organizzato, a d aprile scorso, un convegno a Bruxelles con padre Patriciello, Luigi Di Maio e Valeria Ciarambino, e dopo aver denunciato che su 140 milioni di fondi europei disponibili per la bonifica dei siti contaminati, la Regione Campania ne ha utilizzati soltanto otto, – ha aggiunto il portavoce del M5s – stiamo predisponendo altre iniziative. In primis vogliamo fare in modo che venga fatta un'ispezione della Ue nella Terra dei fuochi, così come il M5s Europa è riuscito ad ottenere per l'Ilva di Taranto. Finora, l'ispezione non è stata possibile organizzarla perché gli eurodeputati del Pd e del Pdl hanno votato contro la richiesta presentata dal M5s in commissione ambiente. Continueremo a batterci affinché ciò accada nei prossimi mesi e siamo certi – ha aggiunto Pedicini – che riusciremo a piegare la vecchia politica che, colpevolmente, vuole evitare i controlli di Bruxelles.

Il M5s non può accettare – ha precisato Pedicini – che un'emergenza ambientale e sanitaria di tale portata, che ha già provocato centinaia di morti per le malattie tumorali e che ha devastato un'area dove abitano oltre due milioni di campani, continui ad essere sottovalutata o, ancora peggio, sia considerata come uno dei tanti problemi ordinari che rientra nella normalità quotidiana dei cittadini e delle istituzioni.

Da troppi anni, si fanno incontri e convegni, in cui si piangono i morti, si denunciano gli errori e le responsabilità delle istituzioni, si fanno analisi e disgressioni accademiche e scientifiche, ma poi non succede nulla di concreto. Anche il neo governatore De Luca, continua a fare solo promesse e proclami privi di azioni tangibili e immediate.

L'ennesima conferma – ha precisato Pedicini – è arrivata in un convegno che sì è svolto il 26 agosto scorso a Caivano, dove ho partecipato come relatore. Il dibattito è stato molto interessante, ma Padre Maurizio Patriciello ha evidenziato che si dicono e si denunciano sempre le stesse cose e poi tutto resta come prima.

Occorre uscire da questo stallo – ha sottolineato Pedicini – e passare dalla fase della rassegnazione, protesta e indignazione, a quella del fare e del chi ha sbagliato o commesso illeciti paghi.

I bambini della Terra dei fuochi che ogni giorno si ammalano non possono più aspettare. Le istituzioni, la magistratura, il mondo della scienza e della sanità, la politica e anche i cittadini devono uscire dal cono d'ombra del dire e non dire, del fare e non fare, per assumersi in pieno le responsabilità che gli competono.

Il M5s c'è e ci sarà, con tutte le sue forze, a Bruxelles, a Roma e alla Regione Campania. Lo ha già dimostrato – ha concluso il portavoce europeo – con il varo della legge sugli ecoreati che, dopo anni di attesa, è stata approvata grazie allo straordinario lavoro parlamentare svolto da Salvatore Micillo e da tutto il M5s".

 

ARTICOLI CORRELATI