Università Cattolica, corso in Educazione alla teatralità

Il corso partirà nel prossimo mese di gennaio per terminare nel mese di giugno 2007. Il corso è altresì valido per l’attribuzione di punteggio nelle graduatorie per tutte le classi di insegnamento. La spendibilità della figura professionale risulta elevata; infatti si riscontra che essa può operare nelle scuole di ogni ordine e grado, contesti formativi, socio-educativi quali comunità, centri con utenza in situazione di disagio ecc., in ambito sia privato sia pubblico. La modalità didattica sarà particolarmente articolata: si alterneranno momenti teorici in videoconferenza con laboratori teatrali in presenza e esercitazioni individuali. Al termine del corso è prevista l’elaborazione e la realizzazione di un progetto di Educazione alla Teatralità in un contesto scelto e di un progetto creativo.L’attività formativa, pertanto, è rivolta a insegnanti di ogni ordine e grado, operatori socio-culturali, socio-assistenziali, operatori del campo teatrale forniti di laurea o titolo equipollente (Diploma di Assistente sociale, Educatore professionale, Accademia delle belle Arti, ISEF ecc.). Il corso si rivolge anche a Laureati di qualsiasi Facoltà che abbiamo interessi personali o professionali nel campo teatrale ed educativo.“I ritmi e le dinamiche che caratterizzano la società in cui ci troviamo a vivere – spiega Pasquale Gallucci, presidente del Centro di cultura dell’Università Cattolica di Benevento – richiedono, in tutti coloro che operano in ambito educativo, di individuare soluzioni creative per favorire le dinamiche dell’apprendimento. In modo particolare occorre essere in grado di comunicare usando linguaggi di vario tipo. Per questi motivi abbiamo ritenuto necessario formare operatori in grado di favorire in chi apprende, siano essi bambini, giovani o adulti, una buona consapevolezza di sé e notevoli capacità di reazione, di flessibilità e di relazione. Tra i mezzi più idonei per realizzare una finalità di questo tipo vi è il teatro. Esso infatti, sviluppando creatività e consapevolezza espressiva, agevola il superamento dell’eccessiva prevalenza del linguaggio verbale introducendo quello non verbale, stimola la comunicazione simbolica, l’attenzione e la concentrazione attraverso l’acquisizione di tecniche e metodi specifici”.

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