Verga: Si alla Fondazione Teatro Romano di Benevento

“Complimenti al grande successo del M° Leonardo Quadrini per il concerto lirico tenuto il 24 sera sul sagrato della chiesa in onore di San Bartolomeo con la Grande Orchestra sinfonica Russa  ”Chaikoswky” di Udmurtia e il coro lirico del Teatro dell’opera di Craiova. Un elogio va anche  a tutti gli artisti partecipanti e agli organizzatori, in particolare al rettore della Basilica don Mario De Santis, che oltre ad essere buon pastore di anime non lo è meno per l’arte. Il gran galà lirico ha fatto anche registrare la vibrata protesta del pubblico alla notizia che il M° Quadrini presenterà a breve un’opera lirica nell’Anfiteatro romano – augusteo di Lucera visto che il Teatro Romano di Benevento è ancora inagibile e da tempo in restauro a cura della soprintendenza archeologica di Salerno e Benevento.
Le due circostanze enunciate,  dovrebbero però far riflettere attentamente l’intera comunità sannita, per aprire un dibattito sereno e costruttivo sull’argomento.
La prima considerazione riguarda la necessità avvertita dagli operatori del settore di stringere un patto con gli enti locali per diffondere, sostenere e promuovere lo sviluppo dell’arte e dello spettacolo musicale in modo organico e coordinato, con obiettivi precisi poiché il trend attuale è frammentario, disorganico e poco funzionale ai veri vettori dello sviluppo. La seconda circostanza attiene alla valorizzazione delle potenzialità del territorio. Una visione politica coerente e lungimirante imporrebbe di  operare per richiamare e valorizzare in modo appropriato le potenzialità artistiche e musicali sannite, che attualmente operano in diverse e prestigiose formazioni artistico-musicali di altre realtà territoriali.
Ma in che modo sarebbe possibile coniugare un elevato e concorrenziale livello artistico con le vere opportunità del territorio? Lavorando tutti insieme intorno ad un progetto che prende forma nel tempo, aiuti a rendere consapevoli delle proprie e altrui capacità e contemporaneamente tenda a valorizzare le potenzialità artistiche di un territorio interno del Mezzogiorno, dove l’attitudine artistico-culturale di tanti giovani, può divenire importante momento di crescita culturale, di aggregazione e inclusione sociale.
Una proposta operativa potrebbe essere quella di fare sintesi tra le associazioni del settore e gli enti locali per giungere alla costituzione della Fondazione  Teatro Romano di Benevento, che permetta la realizzazione di un progetto per la costituzione stabile di un’orchestra, di un coro ed di un corpo di ballo. Il M° Leonardo Quadrini potrebbe essere il direttore principale dell’orchestra, avendo  dimostrato sul campo alta professionalità, qualità artistiche ed organizzative di non poco conto. A lui spetterebbe il compito di ordire e plasmare il  tessuto artistico di una grande orchestra lirico-sinfonica, senza la necessità di dover rincorrere le orchestre e i cori dell’est, che utilizza per effettuare le tournèe che lo vedono ogni anno protagonista. Per il coro vi sarebbero altrettante professionalità cui si potrebbe attingere, per non parlare del corpo di ballo avendo in loco e fuori, riconosciuti ed eccellenti esponenti della coreutica classica e moderna. A cosa porterebbe tutto ciò? E’ presto detto: l’iniziativa costituirebbe di certo uno straordinario volano per rilanciare l’immagine culturale e artistica della provincia, ma soprattutto potrebbe dare una forte spinta al settore turistico ed economico di tutto il Sannio. In questo modo i sanniti si riapproprierebbe per davvero di quella perla architettonica che è il Teatro Romano, che negli anni  settanta e ottanta ha visto nella propria arena esaltanti stagioni liriche con la presenza di straordinari cantanti del calibro di Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Ferruccio Tagliavini, che in un’intervista dichiarò che l’acustica del Teatro Romano nel mondo era seconda solo al Metropolitan di New York, Aldo Protti, Renato Bruson,  Raina Kabaivanska, il basso sannita Silvano Pagliuca, solo per citarne alcuni.

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