Vertenza dipendenti Provincia. Riunione alla Rocca dei Rettori con il presidente Ricci

Erano presenti i Consiglieri provinciali Franco Damiano, Luigi De Minico, Annachiara Palmieri, Giuseppe Molinaro, Giuseppe Ruggiero; il Segretario e Vice Segretario generale della Provincia rispettivamente Franco Nardone e Vincenzo Catalano; il Dirigente Pierina Martinelli, alcuni dipendenti della Provincia.

Il Presidente ha dichiarato: “Prendo atto che i dipendenti non sembrano essere interessati alle questioni che invece li riguardano direttamente. Io non sono affatto responsabile di quanto è successo in sede parlamentare con l'emendamento alla Legge di Stabilità che taglia di 50% il personale delle Province e non posso accettare che i dipendenti da me convocati oggi per parlare dei problemi della soppressione della Provincia non vogliono ascoltare il Presidente. E’ un comportamento ingiustificabile. Io comunque le decisioni che dovrò prendere le prenderò e vorrei dire ai sindacalisti che fanno oggi gli “aizzapopolo” di ricordare che ieri sostenevano che era giusto sopprimere le Province: ma sopprimere le Province significava sopprimere anche i posti di lavoro. Oggi noi stiamo pagando il prezzo di posizioni trasversali e di una vera e propria cultura contraria alle Province – ritenuti enti inutili e spreconi”.

La scarsa partecipazione dei dipendenti è stato giudicato da Ricci “un atto molto grave e di grave scortesia istituzionale”. Ricci ha ribadito di essere in contatto con l’Unione delle Province d’Italia, con la Regione Campania ed anche con la deputazione parlamentare per verificare il da farsi dopo l'approvazione della legge.

Rivolgendosi direttamente ai dipendenti ha detto: “Avete convocato una riunione ad horas e io non avevo la possibilità di parteciparvi. E’ ridicolo, è pretestuoso, è strumentale scaricarmi addosso una mia asserita volontà di fare una riunione per fare solo gli auguri, mentre la situazione sta precipitando. Del resto la Legge di Stabilità è stata approvata solo stanotte. Chi si permette di dire che io mi sono disinteressato della questione? Chi si permette di dire che io volevo fare passerella con questa riunione? Io invece non trovo requie su questo argomento: nelle prossime settimane noi dovremo fare anche delle scelte dolorose”.

Ricci ha quindi continuato affermando che è fuorviante ed inaccettabile mettere sullo stesso piano spese finanziate dalla Regione Campania per il Servizio Informagiovani ed esclusivamente spendibili per questo scopo con la spending review del Bilancio della Provincia. In particolare con riferimento all'avviso pubblico per la ricerca di esperto nel Settore, lo stesso riguarda, ha detto infatti Ricci, appunto il potenziamento dell'Agenzia Informagiovani per le attività del Centro per l'Impiego a valere sul finanziamento specifico di cui innanzi concesso dalla Regione. Lo stesso non incide in alcuna misura sulle spese del personale della Provincia: “Noi ci precludiamo – ha detto Ricci – anche le strade dei finanziamenti europei”.

Tornando alla questione della vertenza dei dipendenti della Provincia, Ricci ha detto: “ad oggi 23 dicembre, da Roma ci stanno dicendo che le Province debbono affrontare il discorso del personale degli Enti da mettere in mobilità. Io non so che tipo di risposta si possa dare perché gli enti locali sono in gravissima difficoltà ad assumere, ma ho fiducia che le linee governative siano quelle di dire che se non va in porto la situazione con gli enti locali si può pensare agli Uffici Giudiziari. E qui invece la situazione appare diversa. Se però ci danno un po’ più di tempo per lo scorrimento delle graduatorie, si può pensare che per le anzianità di servizio, alcuni potrebbero andare in pensione. Insomma, il percorso comincia stamattina, quindi non si capisce perché ancor prima di cominciare mi si attacca. I dipendenti hanno un grave problema davanti a loro; ma anche la parte politica ha un problema: io non so come far fronte a situazioni gravi, senza peraltro avere risorse finanziarie adeguate ai bisogni. Noi come parte politica non siamo la controparte dei dipendenti”.

Sulla questione dello Statuto della Provincia, Ricci ha affermato che la legge non assegna alcun termine perentorio: “del resto – ha continuato – con l’attuale situazione delle leggi e delle norme non si capisce cosa possiamo scrivervi. Lo Statuto deve avere un minimo di fondatezza: ebbene io ad oggi non so quali siano le competenze di cui ci dobbiamo occupare. Che cosa devo prevedere per la cultura, l'agricoltura, il turismo? Questa è una situazione veramente assurda: nessuno ci dice, tanto meno lo fa la Regione Campania, che l’unica cosa che ci ha detto è che entro il 31 dicembre 2014 stilerà un disegno di legge, che probabilmente non sarà nemmeno discusso perché tra breve si scioglie l’Assemblea per la fine del mandato”.

Infine Ricci ha affermato: “Noi garantiamo al personale dipendente questi impegni: a) nulla sarà lasciato di intentato per salvaguardare i livelli occupazionali; b) quelli che dovranno essere ricollocati saranno tutelati; c) non avremo paura, non saremo vigliacchi. Questi per me sono gli auguri di Natale che volevo dare. Io sono una persona leale e non un vile: noi ci assumeremo tutte le responsabilità. Noi nei prossimi 90 giorni dovremo fare scelte difficili”.

E' quindi intervenuto il consigliere provinciale Franco Damiano che ha detto che occorre vivere, da parte di tutti, questo momento con un alto senso delle Istituzioni. “Per quanto ci riguarda siamo attenti alle problematiche locali e a quelle del personale. Raccolgo la sollecitazione del Presidente al lavoro e all'impegno per questa vertenza: noi saremo sempre vicini ai lavoratori”.

Il consigliere Giuseppe Molinaro ha assicurato di comprendere appieno il senso di disagio dei dipendenti, ma ha chiesto che si evitino le polemiche e si ricostituisca la compattezza tra tutti gli attori di questa vicenda.

Il consigliere Luigi De Minico ha assicurato che anche i consiglieri provinciali di opposizione non faranno da spettatori in questa vicenda.

Il consigliere Giuseppe Ruggiero ha dichiarato che ci sarà anche una solidarietà nazionale tra tutte le Province, ma che non si consentirà che su questa battaglia passino manovre per nuove rendite di posizione da parte di questo o quel Sindacato.

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