Il presidente Oreste raggiunge la sala stampa. Dal suo volto traspare quella rabbia e quella delusione di chi ha fatto tanto per questa società e che alla fine, dopo tanti sacrifici, non è riuscito a raggiungere i risultati auspicati. C’era un clima molto teso e silenzio tra i giornalisti. Nessuno riusciva a parlare o ad esprimersi. Attendevano tutti le parole del presidente che, per la cronaca, a conferma del suo grande attaccamento, è arrivato allo stadio malgrado fosse febbricitante perchè non voleva mancare a quella che sulla carta doveva essere la partita del riscatto.
Ecco la sua dichiarazione: "Chiedo scusa al pubblico che segue la squadra. Oggi avevamo ridotto il prezzo dei biglietti sperando a fine partita di festeggiare. E’stato uno spettacolo indecente e lo dico io in prima persona. Stasera i giocatori non andranno a casa e partiranno per un ritiro senza ritorno. Saranno di nuovo qui quando avranno acquisito quella volontà giusta per onorare la maglia. La società non può scendere in campo al posto loro. Dico grazie a tutti voi, stampa e pubblico, per essere stati vicini alla squadra. Il Benevento si ripiega di nuovo su se stesso per trovare un pò di dignità. Non sappiamo ancora dove la squadra andrà in ritiro, stiamo cercando una località che la ospiti. Non sarà sicuramente una villeggiatura, anzi se è possibile cercheremo anche un albergo senza luce elettrica".
Parole che non hanno bisogno di nessun commento, ma solo di fatti e reazione. Ora sono tutti con le spalle al muro, si giocano presente e futuro…
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