«Vogliamo dimostrare di essere i più forti»

Una tripletta al Sant’Antonio Abate, giusto per ricordare agli altri chi è. Lui è Gigi Castaldo, subito beniamino della torcida del Benevento, calciatore abituato a segnare, a fare gruppo senza far pesare il suo carisma. Un calciatore chiamato a fare la differenza nell’undici di Simonelli. Soprattutto uno che ama le sfide, le scelte difficili. Come quella dell’anno scorso: appena salito in C1 con la Juve Stabia venne acquistato dal Siena, in serie A. Lui prima accettò, poi tornò sui suoi passi e alla pari di Cristiano Lucarelli (ricordate il libro “Tenetevi il miliardo?”) scese dal bus della massima serie per riprendere, in utilitaria, la via di casa. E quest’anno? La fila dietro il suo procuratore De Vita: Salernitana, Foggia, Lucchese, Spezia e chi più ne ha ne metta. E Castaldo? Ha scelto il Benevento. Una scelta solo all’apparenza difficile da comprendere come tiene a precisare l’ariete giallorosso. «Con tutto il rispetto, e il dovuto grazie, a chi voleva farmi ponti d’oro, a me la sfida di Benevento è sembrata subito intrigante: troppo facile andare nello squadrone di C1 e tentare la scalata alla B. Io i risultati me li voglio gustare partendo dal basso. E, giusto per ricordarlo, a Benevento la C2 è solo un fatto burocratico: qui mi sento in serie B per organizzazione, mentalità, spirito di gruppo e livello societario. Altro che declassamento, Benevento è il massimo e noi dobbiamo solo sforzarci di fare quello che ci compete, cioè vincere da subito per lanciare un segnale alla concorrenza». Caspita, che tipo. Piacerà senz’altro a Simonelli, che non per niente l’ha indicato come prima scelta per l’attacco, e alla gente sannita per come si carica di responsabilità: «Ma è normale – risponde secco – mica possiamo considerare l’ipotesi dei play-off: qui ogni altro risultato che non sia la vittoria diretta andrebbe considerato come un fallimento. Vi assicuro che la pensiamo tutti alla stessa maniera, specialmente chi è rimasto del gruppo dell’anno scorso. La delusione è smaltita lasciando spazio alla voglia di rivalsa, di dimostrare che siamo i più forti». Fa gol e fa segnare, ama la sponda e lo svariare, Gigi Castaldo è uno di quegli attaccanti moderni che farebbero la fortuna di qualsiasi allenatore. Lui non si pone limiti rispetto al numero di gol che ha potenzialmente in canna: «La speranza è di segnarne tanti, ma, credetemi, sarei felicissimo anche di non realizzarne neppure uno, pur di risalire in C1, una categoria che starebbe ancora stretta ad un club modello come questo. Alla fine però qualche golletto lo farò, statene sicuri, e aiuterò i compagni a farne». E a proposito di compagni, l’intesa con Polani cresce anche se è ancora lontana dall’essere perfetta. Quando lo sarà (ma nessuno si dimentichi di Clemente e De Porras) saranno guai. Per gli altri ovviamente. Intanto oggi la squadra riprende gli allenamenti dopo la giornata di riposo goduta ieri: unico a rimanere in albergo Gianni Simonelli, raggiunto dalla moglie Lucia e dalla figlia minore, mentre i calciatori si sono organizzati in escursioni in zona. da Il Mattino

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