“Per non parlare delle donne, delle mamme costrette in carcere, per le quali il pieno reinserimento sociale ed occupazionale rimane un traguardo quasi sempre impossibile. Ecco perché giornate come questa – ha aggiunto – non possono risolversi in un rito ma devono produrre frutti, atti concreti.. La presidente del Consiglio regionale ha ascoltato diverse testimonianze e si e¿ mostrata molto interessata ad alcuni progetti (tra cui lavorazioni in ceramica) che consentono alle detenute di imparare un mestiere, di affinare le proprie abilità e conoscenze. Lonardo si è poi riproposta di verificare modi e tempi per poter sostenere efficacemente ed in maniera stabile alcune di queste iniziative, che “contribuiscono alla umanizzazione del carcere”.
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