Altrabenevento: Una amministrazione da 7 e mezzo

Cambiare in cinque anni più della metà degli assessori è un record assoluto di questa amministrazione che vale la pena di segnalare.
Il primo a lasciare nel 2006 fu Salvatore De Toma, defenestrato dal sindaco e dal segretario dei Comunisti Italiani, Italo Palumbo, ora presidente di SEL, perché non volle firmare la delibera che autorizzava l’apertura dell’Ipermercato Zamparini. Poi nel 2007 fu esonerato Claudio Principe per ragioni che sono rimaste un segreto, come se la nomina e la rimozione di un assessore fosse un affare privato. Nel 2008 abbandonò la giunta, volontariamente, Antonio Medici, in quota Rifondazione Comunista, il quale aveva constatato che il mastellismo imperava nel centro sinistra anche senza Mastella.
Nel 2009 è toccato a Italo Palumbo abbandonare il posto di assessore per far posto a Giovanni D’Aronzo eletto con i DS ma diventato assessore per Italia dei Valori. Nel 2010 si è dimesso Giuseppe De Lorenzo per scontri con il sindaco non del tutto chiariti, mentre nel 2011 ha dovuto lasciare il posto in giunta, Renato Lisi che per diventare assessore si era inventato la “costituente verde”, sacrificato dal Fausto Pepe per ottenere da IdV la riconferma come candidato sindaco.
Ora se ne va D’Aronzo intanto diventato socialista, il quale sostiene la candidatura di Carmine Nardone.
Ed infine bisogna ricordare che Aldo Damiano è tuttora assessore  senza deleghe, quindi dimezzato.
Insomma gli assessori cambiati per varie ragioni sono 7 e mezzo e come sanno i giocatori di carte, dopo questo punteggio massimo, si SBALLA. E questa amministrazione si appresta a farlo.

Il presidente – Gabriele Corona 

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