**Anarchici: dimissioni per un rinvio a giudizio? Sì da garantisti Pd, ‘caso politico, non penale’**

Roma, 30 nov. (Adnkronos) – La primavera scorsa Enrico Costa ha promosso, come fatto anche nelle passate legislature, l’intergruppo parlamentare alla Camera sul garantismo. Tra i deputati che hanno aderito due esponenti dem: Luciano D’Alfonso e Marco Lacarra. Ora il Pd è per le dimissioni di Andrea Delmastro rinviato a giudizio per rivelazione del segreto d’ufficio in relazione alla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito.

E’ da garantisti chiedere le dimissioni del sottosegretario per un rinvio a giudizio? Per il garantista dem, Lacarra, lo è perchè la questione non è penale, ma politica. “Un fatto è la responsabilità penale” che c’è solo a seguito di una sentenza “e su questo non cambio opinione. Sono un avvocato ancora prima che un parlamentare. Ma sul caso Delmastro il tema è l’inadeguatezza a ricoprire il suo ruolo”, spiega all’Adnkronos Lacarra, avvocato civilista, già consigliere comunale a Bari e poi regionale.

Mentre D’Alfonso “da garantista” consiglia a Delmastro “di difendersi, separando la persona fisica dalla persona giuridica”. Quindi, dimettendosi da sottosegretario. “Non deve avere imbarazzo nel fare emergere la verità e la sua distinzione dalla verosimiglianza”.

Secondo il deputato dem Lacarra “ormai è un fatto accertato e condiviso che abbia diffuso elementi contenuti in una relazione che non è nella disponibilità di tutti, che abbia fatto pressioni per ottenerla, che abbia riferito i contenuti di quella relazione e che questi siano stati usati in aula, nel corso di una seduta, da un parlamentare della maggioranza per attaccare l’opposizione. Io penso che sia un tema politico che noi abbiamo posto in ordine alla inadeguatezza del sottosegretario, che è cosa diversa dalla responsabilità penale su cui continuo a non cambiare idea. Sono e resto garantista, ma il tema è un altro: è l’utilizzo di una istituzione a fini politici”.

Di qui anche il ‘consiglio’ di D’Alfonso: “Da garantista gli consiglio di difendersi, separando la persona fisica dalla persona giuridica. Non deve avere imbarazzo nel fare emergere la verità e la sua distinzione dalla verosimiglianza”.

“Proprio per dedicarsi a questa emergente necessità, consiglio di liberarsi dal ruolo istituzionale oltremodo impegnativo, in ragione della delega di competenza, realizzando così, di sicuro, l’intero della verità che riguarda la condotta e la persona. Sono convinto che troverebbe vantaggio nel prendere tutto il tempo che serve, interrompendo la esigentissima funzione di sottosegretario alla giustizia”.

ARTICOLI CORRELATI