Boccalone: Abbiamo preferito assicurare uguaglianza nei trattamenti, anziché sconti”

“Il Consiglio Comunale, alla fine del 2003, varò il regolamento per la definizione agevolata delle sanzioni tributarie e di quelle al codice della strada. Il cosiddetto ‘condono’, dunque, fu partorito dalla precedente amministrazione di centro destra, che decise di rinnovarlo per diverse annualità. Trattandosi di un provvedimento in difesa dei soggetti non in regola con il pagamento dei tributi, l’attuale amministrazione ha invece deciso di non seguire lo stesso orientamento.Fatta salva una proroga per la presentazione delle domande, attuata al solo fine di garantire la conclusione dei percorsi amministrativi in atto, abbiamo da sempre avversato questa forma di salvacondotto per le imposte non regolarmente versate. Noi abbiamo invertito la rotta.L’atto in questione, approvato nel novembre 2006 da questa amministrazione, fu proposto dall’allora responsabile dell’ufficio tributi che ne attestò l’indispensabilità anche al fine di non far crollare l’intera impalcatura finanziaria dell’ufficio. La durata così ampia del condono, come sostenuto dalla Corte dei Conti, avrebbe disabituato i cittadini ad un corretto rapporto con il fisco locale. La stessa Corte, infatti, ritiene scorretto la scelta della vecchia amministrazione che, mediante il continuo ricorso al condono tributario avrebbe di fatto legalizzato il mancato pagamento dei tributi comunali.Invece, a riprova del nuovo orientamento adottato dall’attuale amministrazione, va detto che il settore legale ha provveduto a costituirsi nei giudizi promossi avverso le sanzioni amministrative, avendo duplice risultato: il riconoscimento dei proventi frutto delle contravvenzioni di polizia municipale, e l’eliminazione della condanna alle spese da parte dell’autorità preposta. Ciò ha evitato un aggravio per il bilancio comunale di circa 450.000 euro.Subito dopo la chiusura del condono, con un nuovo responsabile del settore, abbiamo messo in linea tutti i dati relativi ai tributi comunali, modificato l’assetto organizzativo dell’ufficio, ampliato da 2 a 5 i giorni l’apertura al pubblico, ed avviato un forte processo di recupero delle somme evase. A solo titolo di esempio, infatti, si ricordi che a fine 2008 sono stati spediti avvisi di accertamento per oltre 700.000 euro ad imprese e cittadini prima sconosciuti al fisco locale. Analogamente è stata avviata un’azione di recupero per i tributi gestiti dalla Gestor spa, scelta dalla precedente amministrazione.L’ufficio tributi, dunque, si sta avviando a diventare un ufficio trainante per l’intero Comune, e vero motore dell’amministrazione.Un percorso complesso, soprattutto per quanto era stato ereditato, ma utile ai cittadini ai quali bisogna fornire certezze e uguaglianza nei trattamenti, anziché sconti o condoni”.

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