Centrale idroelettrica con acqua della diga di Campolattaro

Sono intervenuti alla presentazione: il presidente della Provincia Aniello Cimitile, il consigliere provinciale delegato ai problemi della diga di Campolattaro, Carlo Petriella, il direttore della società Repower Italia, Fabio Bocchiola, e l’architetto Italo Rota.

Alla presentazione erano presenti numerosi sindaci del comprensorio interessato e i consiglieri provinciali Aurelio Bettini, Angelo Capobianco, Giuseppe Lamparelli, Paolo Visconti, Sabatino Cecere; gli assessori Carlo Falato, Annachiara Palmieri e Gianluca Aceto, il presidente dell’ASEA Antonio Calzone.

In apertura dei lavori, il presidente Cimitile ha annunciato che, nella seduta del 26 ottobre scorso, la Giunta provinciale ha approvato lo schema di convenzione con la società Repower Italia per la costruzione di una centrale elettrica alimentata con le acque dell’invaso.

“Campolattaro può essere il motore di una nuova centralità dell’acqua nello sviluppo sostenibile del Sannio – ha esordito il presidente -. La diga è un’opera strategica su cui convergere per il lavoro, la crescita economica e lo sviluppo, per una nuova valorizzazione e caratterizzazione di eccellenza ambientale e culturale del nostro territorio. Lo avevamo annunciato nel corso delle nostre Conferenze di Sannio Sity dello scorso mesed i dicembre ed ora stiamo appunto portando a termine il nostro impegno programmatico. Per noi la diga di Campolattaro costituisce un autentico volano di sviluppo per il territorio dell’area montana e del Sannio tutto. L’acqua della diga sarà utilizzata per l’ambiente, la fruizione idropotabile e gli usi irrigui, la produzione di energia e un’offerta di conoscenza, emozioni, di spettacolo, di arte e creatività, di cultura ambientalista”.

In quanto al Progetto Energia, il presidente Cimitile ha detto che “siamo a un punto di snodo importante in quanto si chiude la lunga fase preliminare di analisi, studio di fattibilità, progettazione preliminare, procedure amministrative pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione e sulla Gazzetta Ufficiale della repubblica e selezione del partner e si passa nella fase successiva di progettazione esecutiva e di concreto dispiegamento dell’investimento necessario”.

La centrale sarà realizzata dalla Repower Italia con una potenza di 550 MWe, impegnando soltanto 7 Mmc su 109 di acqua che l’invaso potenzialmente è in grado di raccogliere, e con una dimensione di 3 mila mq. I Comuni direttamente coinvolti nelle opere saranno: Campolattaro, Morcone e Pontelandolfo.

Dall’area della diga sul ammaro partirà una condotta sotterranea di circa dieci chilometri che formerà un altro piccolo invaso: a sua volta da questo secondo invaso l’acqua, per caduta, alimenterà una centrrale idroelettrica posta nel sottosuolo a trecento metri di profondità.

E’ previsto un investimento privato di 600 milioni di euro senza alcun finanziamento pubblico. E’ in corso la progettazione e lo studio d’impatto ambientale. Per la realizzazione dell’opera, è prevista una media di 300 addetti all’anno per 4/5 anni con punte anche di 500. Il personale in fase di esercizio, invece, sarà di 30 addetti a cui bisognerà aggiungere quelli dell’indotto.

La Repower prevede che la marcia commerciale, ossia l’avvio delle attività per la centrale, sarà il primo semestre del 2018. La convenzione stipulata prevede che alla Provincia verrà garantito un contributo annuo fisso di 380 mila euro e uno variabile da 50 a 150 mila euro legato all’andamento produttivo dell’impianto, oltre all’impegno di realizzare il Documento strategico e lo Studio di fattibilità del Parco delle Acque, di finanziare il dottorato di ricerca sulla diga in cooperazione con l’Università degli Studi del Sannio.

La Repower, invece, si impegnerà a produrre ricadute occupazionali sul territorio e attuare prioritariamente il coinvolgimento di imprenditoria locale e a realizzare il sistema infrastrutturale necessario per la costruzione e la gestione dell’impianto.

Le comunità locali interessate, infine, valuteranno e supporteranno iniziative di pubblica utilità oltre a realizzare un impianto fotovoltaico e un impianto idroelettrico ad acqua fluente.

“Per noi e il territorio oggi è una tappa importante per realizzare un’opera che non è semplicemente una centrale elettrica – ha commentato il direttore di Repower Bocchiola – ma un tassello di un progetto di più ampio respiro che, seguendo la tradizione della nostra azienda, testimonia la ricerca costante tra l’equilibrio della produzione e il rispetto dei luoghi”. La società Repower ha affidato all’architetto Rota lo studio preliminare e lo studio di fattibilità per il Parco delle Acque collegato alla Diga di Campolattaro.

Lo stesso Rota ha detto che tali studi sono già stati avviati ed è previsto l’allestimento di un laboratorio di studio e progettazione che sarà attivato presso il Centro Studi della Provincia prossimo all’inaugurazione. Il Parco, in sintesi, contemplerà un acquario, un habitat esotico, un’area termale e gli orti di alta collina.

Ma attorno alla diga, l’impegno della Provincia non si ferma alla sola centrale idroelettrica. Infatti, rispetto alla già avviata l’Oasi WWF di Campolattaro, sorta già da qualche anno attorno l’invaso, il presidente Cimitile ha assicurato che nel prossimo bilancio saranno reperiti fondi affinché la struttura possa finalmente diventare punto di attrazione per le risorse naturalistiche del territorio sannita. Infine il presidente ha assicurato che si sta lavorando al fine di concretizzare un accodo con la regione Campania per la potabilizzazione delle acque dell’invaso al fine di adibirle anche ad usi civili. 

 

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