Claudio Ricci: è stato solo applicato il regolamento

Quanto al richiamo al bon ton istituzionale, segnaliamo che dal centrodestra non abbiamo mai ricevuto dimostrazioni di fair play. Piuttosto è stata sempre la maggioranza a farsi carico dei problemi altrui, ad esempio convocando le sedute di Consiglio il lunedì e il venerdì per permettere la partecipazione dei parlamentari Izzo e Mazzoni. Tutto ciò però non è stato mai apprezzato se si considera che ad ogni occasione utile i consiglieri di opposizione hanno fatto il possibile per ostacolare l’attività dell’assemblea con il vecchio rituale del numero legale. Basti pensare a quanto è accaduto giovedì scorso: solo per l’assenza fisiologica di alcuni rappresentanti della maggioranza, alcuni dei quali giunti solo qualche attimo dopo la chiama, il centrodestra è uscito dall’aula non permettendo l’avvio dei lavori e caricando l’infortunio di valenze politiche che assolutamente non c’erano, tanto è vero che oggi la maggioranza si è dimostrata compatta come sempre.
Per le opposizioni quindi è arrivata l’ora di smetterla con azioni di sciacallaggio politico sulla Provincia. Non possono continuare ad urlare al vento se poi fanno venire meno il numero legale. In politica ci vuole più coerenza anche se è difficile pretenderla da quanti al governo del Paese non mostrano alcun rispetto per le istituzioni e il loro funzionamento.
Le polemiche non ci interessano né ci intimoriscono. Oggi il Consiglio ha approvato importanti provvedimenti, senza ostacolare il contributo delle opposizioni e garantendo il massimo del confronto, lo dimostra l’approvazione della proposta del consigliere Capobianco e degli emendamenti ai due Regolamenti posti in votazione. Le prove di forza non ci interessano né ci esaltano. Al capogruppo Izzo del PDL, autorevole amico dell’opposizione, ci permettiamo soltanto di ricordare che, non più tardi della settimana scorsa, l’opposizione in Parlamento ha dimostrato senso di responsabilità e di correttezza, pur nella diversità di opinioni, in un momento economico delicato per l’Italia. E’ quanto ci aspetteremmo da chi conoscendo l’opposizione a livello nazionale potrebbe trarne insegnamento a livello locale…”

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