Comunicato stampa On.Mario Pepe

L’On. Mario Pepe ha presentato un ordine del giorno sul disegno di legge 1441-quater-C, afferente alle tematiche del lavoro, che ha trovato accoglimento e parziale correzione nel confronto politico-istituzionale col Sottosegretario per il lavoro Sen. Pasquale Viespoli.

Sul tema dei precari della Sanità che hanno lavorato per tre anni ed oltre nelle aziende sanitario-ospedaliere, si è concordato sul dispositivo finale che impegna il Governo ad aprire un Tavolo con le Regioni, al fine di dare indicazioni alle ASL per individuare le misure organizzative, onde evitare di disperdere il patrimonio di lavoratori per i quali sono scaduti i contratti a tempo determinato.

Si allega l’ordine del giorno come corretto:

 

 

“La Camera,

 

premesso che,

 

– il tema del lavoro e delle politiche occupazionali, più che mai al centro del dibattito istituzionale, deve essere la vera priorità delle autorità di governo che, a fronte del sempre più crescente livello di disoccupazione, devono attuare tutte le iniziative necessarie per uscire da un’economia ormai stagnante e per superare la piaga del precariato;

 

– bloccare la stabilizzazione del personale precario della sanità, compatibile con gli obiettivi di contenimento della spesa, in quanto si tratta di dare continuità al lavoro di professionisti e di operatori già in servizio presso il servizio sanitario, è un atto gravissimo che mette a rischio numerosi posti di lavoro e che non rispetta gli accordi presi,

 

                                           

 

                                          IMPEGNA IL GOVERNO

 

ad aprire un Tavolo con le Regioni, al fine di dare indicazioni alle ASL per individuare le misure organizzative, onde evitare di disperdere il patrimonio di lavoratori per i quali sono scaduti i contratti a tempo determinato.”

 

 

 

                                                                                                   On. Mario Pepe

                                                                                                        PD

 

 

 

 

Roma, lì 03 febbraio 2010

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