IL PRIMO, E’ IL 19ENNE CENTRELLA VINCENZO, ARRESTATO DAI CARABINIERI DELLA LOCALE STAZIONE IN FLAGRANZA DI REATO POICHÉ, DURANTE L’INCONTRO DI CALCIO SAN GIORGIO-VITULANESE, DISPUTATOSI NEL POMERIGGIO DI SABATO SCORSO, ESPLODEVA ALCUNI PETARDI ALL’INTERNO DELL’IMPIANTO SPORTIVO, SUGLI SPALTI GREMITI DI SPETTATORI E NE LANCIAVA ALTRI ALL’ESTERNO DELLO STADIO. L’EFFICACE SERVIZIO DI VIGILANZA DEI MILITARI DI SAN GIORGIO DEL SANNIO, HA PERMESSO DI INDIVIDUARE CON ASSOLUTA CERTEZZA L’AUTORE DEGLI SPARI E BLOCCARLO AL TERMINE DELL’INCONTRO SPORTIVO. IL CENTRELLA, SOTTOPOSTO POI A PERQUISIZIONE PERSONALE, E’ STATO TROVATO IN POSSESSO DI ALTRI PETARDI INESPLOSI. PER LA PRIMA VOLTA A BENEVENTO, E’ STATA APPLICATA LA NUOVA NORMATIVA, ENTRATA IN VIGORE AD APRILE 2007, CHE DISCIPLINANDO CON MAGGIORE SEVERITA’ GLI AVVENIMENTI SPORTIVI, PREVEDE LA RECLUSIONE CON UNA PENA MASSIMA DI QUATTRO ANNI PER CHI SI RENDE RESPONSABILE DI LANCIO DI MATERIALE ESPLOSIVO E/O E’ TRAVATO IN POSSESSO DI ARTIFIZI PIROTECNICI DURANTE DETTE MANIFESTAZIONI. IL CENTRELLA, A CONCLUSIONE DELLE FORMALITÀ DI RITO, VENIVA TRATTO IN ARRESTO E SOTTOPOSTO AL REGIME DELLA DETENZIONE DOMICILIARE PRESSO LA PROPRIA ABITAZIONE, IN SAN GIORGIO DEL SANNIO.NEL CORSO DELLA NOTTE SCORSA, I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI SAN GIORGIO DEL SANNIO HANNO ARRESTATO, CON L’ACCUSA DI USURA ED ESTORSIONE, LUONGO LIBERO, 47ENNE SANGIORGESE PROPRIETARIO DEL BAR “LA LUCERTOLA”, SITA A SAN MARCO AI MONTI. IN PARTICOLARE, I MILITARI, AVUTA LA NOTIZIA CHE IL LUONGO STESSE SOTTOPONENDO AD USURA UN CONTADINO DI SAN NAZZARO, SI SONO RECATI NEL CITATO BAR, IN ABITI CIVILI, SIMULANDO DI ESSERE AVVENTORI OCCASIONALI DEL LOCALE, E HANNO SORPRESO LA POVERA VITTIMA MENTRE CONSEGNAVA UNA BUSTA CONTENENTE 700 EURO AL LUONGO, CHE VISTOSI SCOPERTO HA TENTATO DI OPPORRE RESISTENZA ALL’ARRESTO, VENENDO PRONTAMENTE BLOCCATO DAI MILITARI. SOTTOPOSTO A PERQUISIZIONE DOMICILIARE, E’ STATO TROVATO IN POSSESSO DI PARECCHIO DENARO IN CONTANTI, TITOLI E DOCUMENTI UTILI DI CUI NON HA SAPUTO FORNIRE VALIDE SPIEGAZIONI; FRA QUESTI ANCHE LE DUE CAMBIALI A FIRMA DELL’USURATO. LA VITTIMA STESSA HA SPEGATO AI CARABINIERI DI AVER CHIESTO UN PRESTITO DI EURO 4.000,00 A FRONTE DEI QUALI HA DOVUTO SOTTOSCRIVERE UNA CAMBIALE PER 6.500,00 CON SCADENZA A TRE MESI DAL PRESTITO.PER L’IMPOSSIBILITA’ DI ONORARE IL DEBITO CONTRATTO, LA VITTIMA E’ STATA REITERATAMENTE MINACCIATA DI MORTE DAL LUONGO, AL PUNTO DA ESSERE POI COSTRETTO AL PAGAMENTO DEI SOLI INTERESSI DI 2.500 EURO, A FIRMARE DEGLI EFFETTI IN BIANCO ED A VERSARE DELLE SOMME DI ALCUNE CENTINAIA DI EURO A SETTIMANA. I MILITARI NEL CORSO DELLA PERQUISIZIONE DOMICILIARE SVOLTA A CARICO DEL LUONGO HANNO RINVENUTO E SEQUESTRATO ALTRO MATERIALE, RITENUTO D’ESTREMO INTERESSE PER IL PROSIEGUO DELL’INDAGINE. CON LE ACCUSE DI ESTORSIONE ED USURA, IL LUONGO E’ STATO, QUINDI, ASSOCIATO ALLA CASA CIRCONDARIALE DI BENEVENTO.
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