DEPOSITATO IL RICORSO AL TAR CONTRO IL PARCO EOLICO S. LUPO (BN)

L’intesa intercorsa tra la Coldiretti di Benevento e il nostro Sindacato (a firma rispettivamente dei Presidenti dott. Gennarino Masiello e Mauro Panella) ha sancito la ferma volontà di preservare l’habitat naturale di migliaia di specie di flora e fauna, i biotopi locali ed al contempo le tradizioni storico- colturali (nonché economiche) contadine, quali: le attività di allevamento, la viticoltura e l’olivicoltura.

La ferma posizione assunta da queste due Associazioni conferma la nostra volontà di essere parte attiva, soprattutto nel prossimo futuro, nella salvaguardia del territorio e nelle politiche eco-sostenibili, per una maggiore tutela ambientale e per lo sviluppo e la difesa dei settori agricoli e zootecnici, con la conservazione delle bellezze naturali, culturali ed economiche in esso tratteggiate (fatte di produzioni biologiche, DOC, DOP e tradizionali).

Con questo atto l’ambientalismo venatorio (vero baluardo dei valori e delle tradizioni italiche) ha voluto mettere in luce, se mai ce ne fosse stato bisogno, come l’ambientalismo di città, integralista e radical chic, fatto nei salotti “buoni”, non sia altro che pura apparenza che nasconde, in realtà, interessi economici che nulla hanno a che fare con l’ambiente e chi lo vive (fosse per lavoro o per sfruttarne le risorse naturali). Infatti è notorio che gli impianti eolici impattano negativamente sulla flora e la fauna (stanziale o migratoria che sia), sul paesaggio, sull’agricoltura, l’allevamento e sul turismo (ma queste cose, per alcuni, non si devono osare dire).

Una nota stonata in questa vicenda è rappresentata dalla silente risposta delle associazioni ambientaliste e venatorie, (sulle prime non avevamo dubbi di sorta ma le seconde hanno perso l’opportunità di dimostrare i veri valori che la caccia dovrebbe tutelare e proteggere). Infatti, le uniche associazioni, oltre alla Coldiretti, che hanno dato una risposta positiva, e ci corre l’obbligo di ringraziare, sono state la Wilderness Italia (come Associazione ambientale) e l’Associazione Cacciatori Campani (come Associazione venatoria). Avremmo sperato di avere al nostro fianco tutto il mondo associativo campano ma tant’è, meglio pochi ma buoni.

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