Edificio Passarelli, tre condanne

Il magistrato ha anche sancito un ammenda di dodicimila euro, e il risarcimento delle parti civili da determinarsi in separata sede. La motivazione della sentenza sarà depositata entro novanta giorni e stabilirà anche le parti dell’edificio da demolire. I tre imputati condannati a sei mesi sono Giuseppe Passarelli, titolare della impresa «Passarelli Spa», Giovanni Mirabella responsabile del procedimento amministrativo per questo edificio, Francesco Cassano, dirigente del Comune e responsabile del settore. Il Pubblico ministero Antonio Clemente aveva chiesto una condanna ad un anno e sei mesi. Imputati difesi da Prozzo, Simeone, Profeta, parte civile Coletta. A Passarelli, Cassano e Mirabella viene contestato di aver fatto eseguire lavori presso l’edificio di viale degli Atlantici, in assenza di permesso di costruire. Il magistrato ha ritenuto infatti che per questo tipo di lavori non era sufficiente la denuncia d’inizio d’attività, che viene rilasciata per lavori di ristrutturazione, ma era necessario un permesso di nuova costruzione. Inoltre, secondo l’accusa, il permesso rilasciato successivamente era illegittimo, perchè consentiva la realizzazione di un edificio diverso da quello preesistente per sagoma e volumetria. I tre imputati erano stati già assolti dal Gip dall’iniziale imputazione d’abuso d’ufficio, perchè il fatto non costituisce reato. Il gip Rinaldi aveva anche assolto due funzionari della Sovrintendenza, inizialmente imputati nel procedimento. Gli abitanti di un edificio ubicato di fronte a quello in costruzione al viale degli Atlantici, avevano avviato una procedura a livello di Tar e Consiglio di Stato conclusasi con sentenze che hanno portato tra l’altro alla sospensione dei lavori. La commissione urbanistica del Comune aveva espresso nello scorso mese di settembre parere sfavorevole al progetto che era stato presentato a metà dello scorso mese di luglio, dalla ditta Passarelli che intendeva appunto completare il palazzo al viale Atlantici i cui lavori sono bloccati dal 2006 a causa di un lungo contenzioso. Il progetto che era stato presentato dall’impresa Passarelli, prevedeva di completare il palazzo nel rispetto della volumetria dell’edificio preesistente, ma conservando l’altezza attuale. Contro tale ipotesi si era espresso il dirigente del settore Urbanistica del Comune.

IL MATTINO del 25 Novembre 2010

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