Gennaro Santamaria sulla questione rifiuti

Infatti, il piano presentato dal commissario di governo per l’emergenza rifiuti, Prefetto Panza, manda in soffitta qualsiasi sogno di provincializzazione del ciclo dei rifiuti. Rispetto a questo però,sottolinea Santamaria, il Presidente della Provincia di Benevento non può dirsi irresponsabile.poichè avrebbe dovuto in questi mesi osare di più. Bisognava avere il coraggio di strutturare un mini piano di smaltimento, riguardante le 110.000 tonnellate di rifiuti prodotti annualmente nella nostra provincia, e farlo inserire nel piano complessivo regionale. Infatti, una cosa è programmare un piano di smaltimento di rifiuti relativo a piccole quantità come quelle prodotte dal nostro territorio, altra cosa è gestire le circa 2.400.000 tonnellate di rifiuti prodotti in tutta la Regione Campania. La Provincia avrebbe dovuto strutturare questo piano e, una volta individuata l’impiantistica più opportuna, verificare quali potessero essere le fonti di finanziamento per realizzarlo. Purtroppo, al di là di qualche idea lanciata sulle ipotetiche tecnologie da utilizzare (dissociazione molecolare, ecc.) nulla è stato fatto. Oggi non si può dire che i Presidenti di Provincia, in qualità di sub-commissari, poco hanno potuto incidere sul processo. Infatti, se Nardone avesse osato di più, in base a quanto previsto dall’ultima Legge nazionale sui rifiuti, di più questa Provincia avrebbe potuto ottenere. Infatti la Legge prevede che al fine di accelerare le iniziative dirette alla tempestiva restituzione dei poteri agli enti ordinariamente competenti, in un quadro di autosufficienza degli ambiti provinciali, i presidenti delle province della regione Campania sono nominati sub-commissari a titolo gratuito: essi concorrono alla programmazione ed attuano nei rispettivi ambiti provinciali d’intesa con il Commissario delegato le iniziative necessarie ad assicurare la piena realizzazione del ciclo di gestione e smaltimento dei rifiuti in ambito provinciale, con particolare riferimento all’impiantistica e all’esigenza di incrementare la raccolta differenziata. Insomma,conclude il segretario dell’UDC, come si può evincere, Nardone avrebbe potuto incidere molto di più sull’attuale programmazione ed evitare che la nostra provincia, nel giro di qualche settimana, si ritrovi di nuovo pienamente coinvolta nell’emergenza rifiuti regionale.

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