Il Comitato Insegnanti Precari risponde a Roberto Capezzone: La nostra non è una sceneggiata

Le continue allusioni a valenza negativa – scrivono i precari – riguardo le "sceneggiate dei precari politicizzati", ci impongono di intervenire in qualità di docenti e di chiarire una volta per tutte, a tutti coloro i quali utilizzano termini impropri, di cui non conoscono bene il significato etimologico intrinseco, cosa significhi esattamente "politica".
La politica in senso generale, riguarda "tutti" i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente solo chi fa politica attiva.
Il suo significato implica anche l’occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo stato o le sue substrutture territoriali.
In tal senso "fa politica" anche chi, subendone effetti negativi ad opera di coloro che ne sono istituzionalmente investiti, scende in piazza per protestare.
Pertanto, in nome di un diritto sacrosanto e democratico che è parte integrante di uno Stato civile, subendo noi precari della scuola, da ben due anni effetti negativi da leggi inadeguate, facciamo politica per difendere un diritto lavorativo e costituzionale calpestato e negato.
"Politicizzato" è colui che è sensibile e partecipe alla vita politica e di conseguenza siamo, a causa di una gestione del problema dei lavoratori inadeguata ed inidonea, politicizzati e partecipi alla vita politica".
"Ricordiamo all’avvocato Capezzone, che evidentemente vive lontano dalla realtà e dalla vita di tutti i giorni della gente comune, che le cosiddette "sceneggiate"  – preosegue la nota – sono state messe in atto perché il Pdl, nonostante conoscesse la questione del precariato fin troppo bene da oltre un anno, ha soprasseduto e si è disinteressato alla stessa.
Se non ci fossimo attivati con le proteste di questi giorni, il Governo ci avrebbe cancellati come lavoratori e come individui. Il dovere di un’istituzione è prevenire e di fatto non ha prevenuto a un bel niente.
Siamo di fronte a un’emergenza sociale che poteva essere evitata di cui solo adesso si comincia lentamente ad intervenire.
Le strumentalizzazioni appartengono in questo momento a chi cerca di trovare delle giustifiche ad un politica sbagliata ed inattenta.
Rammentiamo all’avvocato Capezzone, che bene conosce le leggi e la stessa Costituzione, che è un diritto di tutti esprimere un proprio pensiero e manifestare un proprio disaccordo.
Se poi crede di vivere in un paese totalitarista ebbene è opportuno ricordargli che il regime fascista è stato sconfitto da un bel po’".
"La giornata di ieri – concludono gli insegnanti – ha rappresentato un momento positivo, fatto di confronti e scontri costruttivi, come avviene in ogni Paese democratico, che ha posto in essere un lento percorso condiviso, anche dallo stesso Pdl ivi inclusa l’onorevole De Girolamo, per risolvere la situazione".

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