Immigrati, la città punta a favorirne l’integrazione

E’ questo, in sintesi, il messaggio lanciato stamani nella sala consiliare dal vicesindaco, Raffaele Del Vecchio, nel corso del convegno sul tema “L’Ucraina nella città di Benevento tra lavoro, arte e cultura”, promosso dall’assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Benevento, con il supporto della Promoarte.”Quella ucraina – ha spiegato Del Vecchio – è la comunità più folta presente nella nostra città e, più in generale, nella provincia di Benevento. Basti pensare che al momento sull’intero territorio provinciale sono stati rilasciati ben 722 permessi di soggiorno, con ben 526 occupati, per lo più donne e con un elevato grado culturale e di istruzione. Rispetto a questo fenomeno abbiamo il dovere di favorire l’integrazione e la diffidenza può essere superata solo con la conoscenza. Ecco, quindi, perché abbiamo organizzato anche l’evento di questa sera al teatro Calandra, che consentirà di conoscere , la cultura, le tradizioni e i notevoli risultati ottenuti sul piano scientifico da questa splendida nazione, che si sta adoperando con convinzione e determinazione per avvicinarsi all’Europa”.Il viceprefetto aggiunto, Maria De Feo (responsabile dello Sportello unico per l’immigrazione), a sua volta ha illustrato le statistiche che riguardano il fenomeno dell’immigrazione in provincia di Benevento: “Attualmente abbiamo avuto assegnate 90 quote d’ingresso per le badanti e ne abbiamo assegnato 80, 115 per i lavoratori stagionali e ne abbiamo assegnato 100 e 45 per le attività edili, tutte assegnate. In generale, restano da assegnare ancora 800 quote. Come prefettura, al di là di questi aspetti prettamente burocratici, siamo anche impegnati, assieme agli altri enti, per favorire una maggiore integrazione degli immigrati”.Il dirigente del settore Lavoro e formazione professionale della Provincia, Luigi Velleca, ha invece evidenziato “i limiti dell’attuale legge Bossi-Fini, che certamente non favorisce l’integrazione degli immigrati” ed ha auspicato “un sempre maggiore coinvolgimento dei sindacati, che possono apportare un contributo decisivo per l’assistenza ed il supporto ai lavoratori stranieri”.Il presidente del “Centro Universo” di Kiev, Aglaia Kozlovska, ha infine ricordato “il solido legame esistente tra il popolo ucraino e quello italiano, come testimoniato dal forte impegno dell’Italia all’indomani della tragedia di Chernobyl. Da allora tanti bambini ucraini vengono in Italia per dei soggiorni e la lingua italiana diventa sempre più diffusa nel nostro paese grazie a questo continuo scambio”.(Ascoben – 2402)

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