La Cavese torna a sperare con il punto in più in classifica

La Cavese gioisce a metá: come era nei preventivi, la societá del patron Giuseppe Spatola si è vista restituire dalla Corte di Giustizia Federale un solo punto dei sette giá sottratti dalla Disciplinare, e accorcia la distanza rispetto al penultimo posto. L’ultimo posto utile per accedere ai playout è ora distante tre punti. Come da alcune settimane è noto nell’ambiente metelliano, la societá non aveva potuto accettare di essere penalizzata di un punto per la questione del delegato alla sicurezza non reso noto nell’organigramma, e nemmeno di essere stata privata di un altro punto per i contratti di garanzia prima ancora che venisse fatta luce in via definitiva su tutto. Quindi, aveva mirato alla restituzione di due punti. Il caso della Cavese è stato discusso intorno alle 17,30 di ieri a Roma, alla Corte di Giustizia, a sezioni unite. La societá metelliana, difesa dal legale Eduardo Chiacchio, ha ricevuto puntualmente alle 19,30 la sentenza della Corte che accoglieva il ricorso per la situazione dei sei contratti di garanzia la cui validitá non era ancora stata chiarita, mentre il ricorso contro la penalizzazione che la Cavese aveva ricevuto, per non aver rispettato i criteri organizzativi all’inizio della stagione (la mancata presentazione dell’organigramma aggiornato) è stato respinto. Nei provvedimenti che la Cavese contestava c’erano anche l’inibizione di 6 mesi all’ex legale rappresentante Accarino per i contratti, e quella di 30 giorni per la questione dell’organigramma: la prima inibizione è stata cancellata, l’altra no.

Soddisfatto Spatola perché per la prima volta nel corso della stagione gli sforzi profusi in sede processuale dalla Cavese hanno dato i risultati sperati, anche se solo in parte. "Meglio che ci abbiano restituito un punto che nessun punto – ha esordito Giuseppe Spatola – Era quello che speravamo. A questo punto le nostre speranze aumentano un pochino, perché siamo a tre punti dal penultimo posto e, se otterremo delle vittorie nei due scontri diretti consecutivi, potremo addirittura lasciare l’ultimo posto. Meglio così". La societá metelliana a questo punto si concentrerá sul calcio giocato. In veritá ci sarebbe ancora la strada dell’arbitrato del Coni presso cui ricorrere contro la famigerata penalizzazione di 5 punti ricevuta in ottobre. Causa che non avrá come legale Chiacchio. "Ho salvato la Cavese in estate e ieri le ho fatto vincere un altro ricorso. Ma è l’ultimo atto che faccio per questa societá – commenta amareggiato l’avvocato – E’ assurdo che nessuno dei dirigenti si sia preoccupato in questi mesi almeno di pagarmi le spese di viaggio". Nella giornata di ieri sono stati discussi anche altri 17 ricorsi. Quello della Cavese è l’unico, oltre a quelli di Latina e Pergocrema, ad essere stato accolto, ciò lo rende di valore anche ai fini della classifica. Tali decisioni della Corte Federale disegnano dunque il nuovo fondo classifica: al penultimo posto a 23 punti Barletta e Pisa, all’ultimo la Cavese con 20 punti e 6 punti di penalizzazione.
da tuttolegapro.com

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