MASTELLA: MAI SCIOLTI COMUNI GUIDATI DA UDEUR

Accuse addebitate nel periodo in cui esercitava il ruolo di Guardasigilli e che, con le successive dimissioni, ha pagato a caro prezzo. Accuse che muovono su molti presupposti sbagliati come la segnalazione di un primario che non ha mai conosciuto e, proprio oggi, ha incontrato per la prima volta in aula.

Questi, in sintesi, alcuni dei passaggi significativi della deposizione spontanea dell’europarlamentare Clemente Mastella nel corso dell’udienza preliminare del processo Arpa Campania davanti al Gup Eduardo de Gregorio.

”Dopo aver dedicato un’intera vita al perseguimento di interessi collettivi, mediante un’intensa attivita’ politica – ha dichiarato Mastella – per me e’ inconcepibile pensare che mi venga contestato il reato di promozione di un’associazione per delinquere esclusivamente per la mia qualita’ di segretario nazionale del Partito Udeur; peraltro starei per dire una specie di segretario interprovinciale, visto che gli addebiti si riferiscono solo a tre aree territoriali locali e non all’intero Paese e per di piu’ questo mio delinquere, interviene solo e soltanto nel periodo della mia esperienza di Ministro della Giustizia, da cui dopo gli addebiti ingiusti mossimi, e pagando un costo altissimo, mi sono dimesso per serieta’ istituzionale con un gesto di cui la vita politica italiana e’ assai avara e non credo che questo appartenga ai codici di onore delle associazioni per delinquere. Non ho gia’ pagato abbastanza?” ”C’e’ sempre chi all’interno di un’associazione anche politica puo’ deragliare – ha aggiunto l’ex Ministro di Giustizia – ma questo non puo’ portare assolutamente alla messa in discussione del disegno politico, e solo politico, che un partito persegue. Peraltro, mi piace sottolineare che mai c’e’ stato un Comune, dico uno, e ne abbiamo amministrati tanti nel Mezzogiorno, centinaia, che a differenza di altri partiti sia stato sciolto per infiltrazioni”.

In Aula Mastella ha incontrato per la prima volta il dottor Rolando Bruno, persona su cui si basa una delle accuse a lui mosse: averne segnalato il nominativo per il ruolo di primario all’Ospedale pediatrico Santobono di Napoli, coartando la volonta’ del direttore Mininni. ”L’accusa mi sembra davvero sorprendente dal momento che non ho esercitato mai alcuna attivita’ di pressione nei confronti del Mininni finalizzata a favorire tale Bruno” ha aggiunto riferendo di una dichiarazione resa ad un cronista dallo stesso direttore di non aver mai ricevuto telefonate di Mastella al riguardo.

”Il dottor Bruno non ricordo chi sia, ne’ sapevo chi fosse fino a quando non ho letto il capo di imputazione – ha insistito – quindi non riesco a capacitarmi su quali basi si possa sostenere questa accusa nei miei confronti”.

ASCA

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