Milano: sospeso ex comandante Beccaria, gip ‘minori in balia delle torture’

Milano, 22 apr. (Adnkronos) – Francesco Ferone, ex comandante della polizia Penitenziaria del Beccaria, è tra i sospesi dell’inchiesta che ha portato in carcere 13 agenti in servizio al carcere minorile Beccaria. L’ex comandante deve rispondere solo di falso ideologico (rigettata la richiesta cautelare), ma per il gip di Milano Stefania Donadeo “ha agevolato, contribuito, favorito e coperto le condotte violente integranti i ripetuti maltrattamenti anche attraverso false relazioni di servizio”. Sono quattro gli episodi in cui avrebbe mentito, fatti che si collocano tra il novembre del 2022 e il novembre dell’anno successivo.

Nel provvedimento di 130 pagine si elencano i pestaggi contro le vittime messi in atto con una “violenza gratuita e generalizzata da parte di alcuni, molti, agenti penitenziari”, violenza “da tutti i minorenni conosciuta, vissuta, patita, udita”. Le aggressioni sono ripetute, spiega il gip, e in alcuni casi si ravvisa la tortura: “i detenuti sono stati aggrediti da gruppi di agenti che ne hanno annientando le reazioni, li hanno immobilizzati ammanettandoli e umiliati privandoli anche dei loro indumenti, rendendoli una ‘res’ in balia del loro controllo; inoltre minacciati di gravi conseguenze in caso avessero parlato”.

In un’intercettazione, uno degli agenti constata – dopo che un collega è stato segnalato per un’aggressione – “che in passato, quando accadevano simili episodi ‘spiacevoli’, il comandante Ferone li ‘salvava’, mentre la nuova comandante (Manuela Federico, ndr) ‘non guarda in faccia a nessuno’. E sempre parlando con l’esponente di un sindacato della penitenziaria aggiunge: “quando c’era Ferone qui, il comandante Ferone le cose…diciamo che lavoravamo bene…giustamente lui quando succedevano delle cose spiacevoli, ci salvava…adesso visto che è arrivato questo comandante, non guarda in faccia più a nessuno. È cambiato dalla A alla Z, è cambiato”.

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