Mozzarelle da bufale

Mozzarelle di bufala agli anabolizzanti: è quanto hanno scoperto i Nas di Napoli che hanno sequestrato in nove allevamenti del Casertano migliaia di confezioni di sostenze anabolizzanti – rischiose per la salute umana – importate illegalmente dall’estero. Un traffico probabilmente condotto con il benestare della camorra, come dimostra la contiguità di diversi indagati con il potente clan dei Casalesi. In particolare, l’inchiesta ha permesso di scoprire l’uso, in alcuni allevamenti bufalini del Casertano, di un farmaco a base di somatotropina, il cui impiego è vietato in ambito comunitario. Nel mirino del Nas è finita una specialità medicinale prodotta in Corea e importata clandestinamente, usata per ottenere un notevole incremento nella produzione di latte. Una pratica che determina anche rischi per la salute dei consumatori: i prodotti lattiero-caseari (mozzarelle, formaggi) veicolano infatti l’ormone, il quale – spiegano i carabinieri – potrebbe stimolare nell’organismo umano l’accrescimento di un composto (IGF1, o fattore di crescita insulinico) in grado di accelerare la replicazione di cellule tumorali della prostata, del colon e della mammella, in pazienti già colpiti da tali neoplasie. L’operazione dei carabinieri costituisce il prosieguo di quella che, nel febbraio scorso, portò alla cattura di 25 persone presunte appartenenti a una associazione criminale, operante prevalentemente in Campania con ramificazioni su tutto il territorio nazionale, che attraverso la somministrazione ai cavalli da corsa di farmaci dopanti alterava il regolare svolgimento delle corse, lucrando illeciti profitti sulle scommesse. Nel corso degli accertamenti è stato individuato un ulteriore gruppo criminale, composto da grossisti di farmaci, veterinari e imprenditori agricoli (nell’inchiesta sarebbe coinvolto anche il titolare di una piccola azienda farmaceutica campana), sospettati di contiguità, a vari livelli, con il clan dei Casalesi. Questa organizzazione è accusata di gestire un traffico internazionale di medicinali usati per il trattamento illecito degli animali, ma anche di sostanze stupefacenti e psicotrope. Nel corso dell’operazione, oltre agli allevamenti ed ai farmaci utilizzati per le bufale, sono stati sequestrati anche quattro litri di olio di hascisc e 687 confezioni di un farmaco ad azione analgesica classificato come stupefacente. Il valore complessivo dei beni sequestrati è di circa cinque milioni di euro. I decreti di perquisizione, in tutto 36, eseguiti dal Nas sono stati emessi dal pm Giovanni Conzo, della Direzione distrettuale antimafia. L’accusa è di associazione mafiosa finalizzata alla ricettazione di specialità medicinali per uso umano e veterinario illecitamente importate dall’estero e non autorizzate dal ministero della Salute.

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