“NO ALLA CHIUSURA DELL’OSPEDALE M. SS. DELLE GRAZIE di CERRETO SANNITA”

Mai questo Comitato ha inteso difendere interessi di campanile, ma come è possibile che si possa ignorare il diritto alla salute delle comunità di Cerreto Sannita, Guardia Sanframondi, San Lorenzello, Cusano Mutri, Pietraroja, Faicchio, Castelvenere, Telese Terme, San Salvatore Telesino, Amorosi, Puglianello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo e quanti altri da 38 anni afferenti il nosocomio di Cerreto? Noi non abbiamo altro, già ci hanno privato dei reparti di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia, che neppure le tre cliniche convenzionate di Telese Terme offrono. La comunità di Sant’Agata può dirigersi in tempi brevissimi a Caserta o a Maddaloni. Ma dove andremmo noi quando la catastrofe si abbatterà sul nostro capo, ossia appena l’Ospedale di Cerreto verrà, armi e bagagli, trasferito a Sant’Agata? E’ di questi giorni il ricovero nel Presidio Ospedaliero di Cerreto Sannita di malati provenienti dal Pronto Soccorso del Civile di Benevento e portati qui perché da loro non c’era posto. Il Civile di Benevento sarà il riferimento delle nostre popolazioni una volta chiuso Cerreto. Perché l’Ospedale di Cerreto chiuderà, nonostante i titoloni “L’Ospedale di Cerreto non chiuderà, ecco perché”. La legge regionale n° 16 del 28 novembre 2008 vuole trasformare quest’Ospedale in qualcosa che di fatto è un contentino, tanto per non farci chiedere il perché di tale scelta. Questo Comitato non ha colorazione politica e dovrebbe metterla da parte soprattutto chi ha preso e prende ancora decisioni che riguardano la nostra vita. Certo è però che in futuro, votando, non firmeremo più “deleghe in bianco”.Tuttavia, nonostante eventi così importanti per noi stiano verificandosi in concomitanza con la pausa estiva, siamo fiduciosi che Sindaci e Consiglieri Provinciali che hanno firmato in seguito alla nostra manifestazione del 18 luglio, un documento con il quale si impegnavano a fattivamente attivarsi per il mantenimento del Presidio Ospedaliero e l’apertura del reparto di Rianimazione, faranno la loro parte.Non ultimo per importanza va sottolineato che la nostra battaglia non è certo una crociata contro i Cittadini del Territorio di Sant’Agata, i quali hanno ogni diritto a tutelarsi, ma certo le nostre popolazioni non vanno trattate come figlie di un Dio Minore.Cordialmente,Il Presidente del Comitato CivicoGiuseppina Iannotti

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