Pa: Borghi (Pd), ‘no informazioni ad autocrazia con TikTok’

Roma, 5 mar. (Adnkronos) – “Stiamo vivendo l’epoca del capitalismo della sorveglianza: i nostri dati vengono acquisiti quotidianamente per finalità di varia natura, e veniamo –a nostra insaputa o inconsapevolezza– profilati. La legge cinese fa obbligo a ogni persona, fisica o giuridica, di quella nazione di consegnare alle autorità statali ogni informazione di cui dispone nel caso in cui lo Stato (che lì corrisponde al Partito comunista) lo richieda. Pena la prigione. Non c’è privacy che tenga. Il fatto che gli Stati Uniti e l’Unione europea abbiano aperto un’istruttoria formale nei confronti di TikTok non può essere ignorato, né si può tacere circa il rischio da un lato della profilazione, schedatura e cessione dei nostri dati e della nostra popolazione più giovane in particolare e dall’altro del rischio di ingerenza e di influenza su milioni di nostri concittadini. Insomma, non possiamo diventare fornitori ufficiali e inconsapevoli di informazioni per un’autocrazia che ritorce poi questi big data contro di noi”. Così Enrico Borghi, senatore del pd e componente del Copasir, intervistato da ‘Formiche.net’, a proposito di un ipotetico divieto nella Pubblica amministrazione ad utilizzare TikTok.

ARTICOLI CORRELATI