PDL, nuove minacce ai vertici del partito

 Legata alla bottiglia una busta bianca con i ritagli di un giornale riproducente delle foto. Per cinque di coloro che erano raffigurati nella fotografia, scattata in occasione di una manifestazione del Pdl tenutasi ai primi di ottobre a Pietrelcina, un cerchietto fatto con un pennarello blu. I «cerchiati», sono Luigi Barone, la deputata Nunzia De Girolamo, il consigliere regionale Luca Colasanto, il commissario del Consorzio Agrario Giacomo Papa, e il vice coordinatore provinciale del Pdl Roberto Capezzone. La foto era stata riprodotta su il quotidiano «Il Sannio» nell’ambito dei servizi approntati per la festa provinciale del Pdl, che ai primi di ottobre aveva visto giungere a Pietrelcina ministri e esponenti di primo piano non solo del Pdl, ma anche di altre forze politiche. Tra l’altro c’era stata anche un telefonata in diretta con il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Nella foto riprodotta dal giornale e inserita nella busta, sotto a Luigi Barone è stata anche disegnata una pistola. A scoprire la bottiglia ed a dare l’allarme, è stato Enzo Barone, padre dell’esponente del Pdl, che abita nello stesso edificio adiacente l’industria vinicola. Ieri mattina ha subito notato l’insolita presenza di quella bottiglia con liquido infiammabile davanti all’ingresso della casa. Tra l’altro Luigi Barone non era in casa ed ha appreso proprio dal padre di essere stato oggetto di questo atto d’intimidazione. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Ceppaloni e quelli della Compagnia di Montesarchio che hanno repertato la bottiglia e i fogli di giornale, e sono iniziate le indagini. «Non riesco ad immaginare chi possa essere l’autore di questo atto d’intimidazione – commenta Luigi Barone – svolgo il mio impegno politico con molta moderazione, e proprio negli ultimi tempi non vi sono state prese di posizione che hanno suscitato violente polemiche. Pertanto l’episodio resta ancora più misterioso. Ben diverso era il clima lo scorso anno». Luigi Barone fa infatti riferimento al primo atto d’intimidazione nei suoi confronti avvenuto il 13 ottobre del 2009, quando due giovani, su una moto di grossa cilindrata, di cui uno armato di pistola, prima lo affiancarono e poi lo minacciarono mentre era alla guida della sua auto in una strada della città. Minacce che erano anche in quel caso rivolte a Nunzia De Girolamo ed a Luca Colasanto. In quel caso le indagini condotte dal forze dell’ordine non hanno portato all’individuazione degli autori dell’intimidazione. Successivamente non ci sono stati altri episodi, prima di quello messo a segno nella notte tra venerdì e sabato e scoperto ieri mattina. Luigi Barone unitamente al padre Enzo, è stato ascoltato a lungo dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio che stanno svolgendo le indagini e non ha potuto fornire loro molti elementi, non avendo al momento ricevuto minacce o altri avvertimenti per cui si potrebbe risalire agli autori dell’intimidazione. Barone ha parlato anche con il comandante provinciale, il colonnello Antonio Carideo. A Ceppaloni sono giunti anche gli agenti della Digos anch’essi impegnati su questo caso. Successivamente Luigi Barone si è recato in questura in via De Caro, dove ha avuto un colloquio con il questore Alberto Intini.

IL MATTINO del 9 Gennaio 2011

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