Pisapia a De Girolamo, Pd locale ti vuole inguaiare Lei, non ho preso soldi,nè chiesto favori. De Caro: una patacca

La conversazione registrata – e “tradotta” dagli investigatoridal napoletano in italiano – è agli atti dell’inchiesta sunomine a appalti. Dal colloquio, in cui Pisapia riferisce quantoappreso dal dirigente della Asl Giuseppe De Lorenzo, emergerebbeuna sorta di complotto orchestrato da Umberto del Basso De Caro(oggi deputato Pd), Michele Rossi (direttore generale Asl) eRoberto Prozzo (avvocato politicamente impegnato), per”inguaiare”, appunto la De Girolamo. La quale ostenta sorpresa esicurezza: “Ma a me possono puntarmi quando vogliono: non hopreso soldi, non ho chiesto favori”. Immediata, la replica diDel Basso De Caro: “è una evidente patacca”. E Prozzo aggiunge:”siamo alla pura follia”. All’inizio della registrazione Pisapia spiega alla DeGirolamo di averle inviato un messaggio perché mezz’ora primaera “uscito dalla stanza di Giuseppe De Lorenzo che non avevomai conosciuto fino a quel momento, nonostante tutto il casino.Però lui mi fa contattare e vado da lui… De Lorenzo miaccoglie benissimo… Vue’ Felicino…io lo so che tu stavi conme sulla questione dell’Udeur… Io ti devo dire una cosa perchéè un po’ di tempo, quattro cinque mesi che vedevo De Caro,Michele Rossi e Prozzo che si riuniscono sotto casa mia. El’ultima volta sabato scorso… siamo stati più di due ore aparlare, infatti erano le sette mezza, alle nove e mezza sonouscito e ti ho fatto il messaggio…”. Pisapia si chiarisce con la De Girolamo sul messaggioinviatole e sulla successiva chiamata e poi riprende araccontarle quanto gli aveva riferito De Lorenzo: “mi è sembratostrano da quattro o cinque mesi, il sabato pomeriggio fisso oalle quattro e mezza o alle tre e mezza, ad orari variabili,vedevo sempre De Caro e poi subito dopo Michele Rossi. Però nonho mai collegato! Tranne questo sabato che è trascorso, dove holasciato socchiusa la porta, tanto loro non la vedevano, eranonel corridoio e parlavano di te, Michele Rossi, De Caro eProzzo”. De Girolamo chiede di chi parlavano: “di me o di te?”. Pisapia non ha dubbi: “Di te. Devo farla arrestare, devofarla inguaiare questo e quest’altro ecc.. Disse de Caro: nonpreoccuparti, noi dobbiamo andare oltre…”. Pisapia aggiunge: “e quindi perciò cercai di contattartiperche’, dico, vedi che andare oltre per me significa che a memi può fare fuori quando vuole Michele Rossi, per andare oltresignifica che vogliono arrivare a te tramite me”. La De Girolamo appare sorpresa: “eeehh, come?”. Ed ancora:”con la stronzaggine che tengono in testa? Però scusami io unacosa voglio capire: questi stronzi puntano a me. Ma che voglionoda me?”. Pisapia risponde: “Nunzia non lo so”. De Girolamo: “Vabbè, tutti dicono che tu sei l’unico rivalesul territorio di Umberto Del Basso De Caro, perchè sulterritorio c’è lui come sinistra e tu come centrodestra. Ok. Maa me possono puntarmi quando vogliono: non ho preso soldi, nonho chiesto favori”. E continua la De Girolamo: “Ma scusami, iochiedo una banalità, l’applicazione del decreto 49. Cioè, vogliodire, l’azienda sta pagando le cause per il 118, sta pagandoun’azienda che non paga, i dipendenti stanno un’altravolta oggi sotto all’Asl, i medici vengono continuamente da me”. Alla diffusione della trascrizione della conversazione,replica a stretto giro Umberto del Basso De Caro. “E’ unaevidente patacca, un tarocco. Non solo non ho mai parlato né conRossi né con l’avvocato Prozzo, non li ho mai incontrati. Ilfatto non esiste”, dice. De Caro nega le circostanze citatenelle intercettazioni: ”Non ho mai parlato con Pisapia. Nellamia vita non ho mai incontrato Michele Rossi di sabatopomeriggio, avendolo visto solo due volte in sessanta anni.Terzo, non ho mai parlato con Michele Rossi e l’avvocato Prozzo.Ma da laico vi prego di non credermi, chiedetelo a loro se èvero che li ho incontrati”. ”Oltretutto – racconta Del Bassode Caro – all’epoca del presunto incontro, dicembre 2012, nonero deputato, ma stavo ancora in Consiglio regionale. Sonodiventato deputato solo nel febbraio 2013. E lei non era ancoraministro, ma di che parliamo? Il fatto non si è mai verificato,noi non ci siamo mai incontrati. Ma quale complotto, questo èsolo un tarocco”. Del Basso dice di non pensare a una tutelalegale: ”Non me ne frega niente, io sono l’avvocato De Caro. Ese i magistrati mi vorranno sentire che mi chiamino, mi fannosolo piacere”. Aggiunge Prozzo: “escludo in maniera categorica di averincontrato Rossi e Del Basso de Caro assieme. Quelle di Pisapiasono solo fandonie”. (ANSA).

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