Trovo
davvero
poco edificanti gli interventi di alcuni dirigenti politici di centro
destra
che chiedono chiarezza sulle basi dell’uguaglianza sociale della
difesa dei
diritti lavorativi e della meritocrazia. Queste affermazioni mi
disorientano e
indignano allo stesso tempo. Mi chiedo a questo punto come mai tanta
voce non
venga alzata quando il Ministro Tremonti di concerto col Ministro
Gelmini
decide di stroncare la vita lavorativa di 150.000 precari della scuola,
quando
viene consentito a degli indagati o condannati per corruzione,
truffa ai
danni dello Stato e delle banche di restare in Parlamento o quando si
approvano
misure poco meritocratiche e destinate a favorire solo pochi eletti.
D’altro
canto non condivido la prassi che si debba giustificare un
comportamento poco
chiaro asserendo che altri lo abbiano fatto prima di loro. La crisi
c’è e si fa
sentire, c’è carenza di posti di lavoro e di fronte a un concorso
che vede
assunti figli , sorelle, amici di dirigenti e politici locali venga
spontaneo
pensare come mai si sia di fronte a una così alta percentuale di
assunzioni
familiari. Il calcolo delle probabilità non l’ho inventato io ma è
una regola
matematica universale . Sulle basi di tale teoria i conti non tornano.
Condanno
fermamente qualsiasi forma di strumentalizzazione politica e da sempre
sono
contro la politica dei favori che da anni vige soprattutto nel
Meridione poco
sviluppato e fortemente clientelare , messo in piedi dal malcostume
politico di
centro destra e centro sinistra. Alla politica dell’inciucio
gradirei
risposte concrete ,soprattutto da chi in questi giorni si erge a
paladino della
società civile. Come mai due pesi e due misure? Come mai a Benevento si
chiedono tutele sociali e in Parlamento si massacrano i diritti dei
lavoratori
, si consente l’illecito e si licenzia senza giusta causa? Essendo
di fronte a
un concorso pubblico è opportuno che il Sindaco chiarisca ulteriormente
e
indichi le modalità del colloquio e come mai si sia di fronte a un
così alto
livello di figli di celebrità.
Alla politica del gossip mi auguro si ritorni a fare vera politica
soprattutto
coerente su tutti i fronti non solo quello locale. Il cittadino non può
essere
lo sberleffo di dirigenti che percepiscono fior di quattrini per
rappresentare
tutti non solo se stessi e i propri tornaconti. Se per il bene sociale
bisogna
lottare e allora che si abbia il coraggio di farlo anche nei luoghi
Parlamentari idonei.
Daniela Basile
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