Polizia Penitenziaria, giungono rinforzi al Nucleo Regionale Cinofili Antidroga della Campania.

 

 

In Campania, tra i Distaccamenti di Benevento e Avellino, sono sei gli specialisti giunti con i propri colleghi a quattro zampe. Diamo quindi, il benvenuto ai nuovi conduttori cinofili ed ai cani antidroga Bella, Hanja, Buk, Umea, Hiro, Zolly e Barry, che, nei primi mesi di servizio del 2013, hanno già dimostrato le loro abilità nel rinvenire stupefacenti. Infatti, nel carcere di Avellino, il cane “Bella” ha consentito di assicurare alla giustizia un assuntore abituale di stupefacenti; un giovane ragazzo che si era recato a far visita un proprio parente detenuto. E’ noto ormai a tutti i contravventori che i cani antidroga della Polizia Penitenziaria sono addestrati a percepire addirittura le micro quantità di stupefacenti, anche se abilmente occultati; ma il ragazzo di Avellino non avrebbe mai immaginato che i cani percepissero anche l’inquinamento lasciato dalle droghe, perché è proprio ciò che gli è capitato. La persona in questione è un tossicomane che aveva fatto uso di stupefacenti prima di recarsi a far visita il proprio parente. All’atto dell’ingresso nel carcere si è imbattuto nei controlli operati dagli specialisti del Distaccamento Cinofili di Avellino, “Bella” l’ha segnalato come possibile detentore di stupefacenti. Immediata la perquisizione personale, dalla quale non sono emersi elementi delittuosi nei confronti del controllato, ma il cane antidroga era sicuro di se, continuando ad indicare quella persona come possessore di droghe. Per gli specialisti gli atti da compiere erano chiari, estendere i controlli agli effetti personali lasciati nelle cassettiere della sala di attesa. Proprio quest’ultimo atto consentiva di rinvenire una sigaretta artigianale che, sottoposta ad esame chimico, risultava contenere derivati della cannabis sativa. Il possesso di cannabinoidi da parte del fermato era chiaramente ad uso personale e, per tali ragioni, il Comandante di Reparto della C.C. di Avellino ha provveduto al differimento del soggetto all’Autorità amministrativa avellinese. Pochi giorni dopo, nel carcere di sant’Angelo dei Lombardi, anche il cane Hanja rinveniva stupefacenti lasciati cadere a terra da ignoti alla vista delle Unità Cinofile. Il colpo di grazia è stato portato agli spacciatori del carcere del capoluogo campano Poggioreale “Giuseppe Salvia”. Infatti, indagini investigative della Polizia Penitenziaria, in servizio proprio in questo Istituto di Pena, consentivano di cogliere in flagranza di reato più persone intente a cedere droga a familiari ristretti. A seguito di un’importante attività di Polizia Giudiziaria, tutti i pusher sono stati assicurati alla Giustizia. Nonostante l’eccellente operazione condotta dai colleghi del Reparto, gli Uomini dell’antidroga hanno completato il puzzle. Nella struttura “Giuseppe Salvia” si sottopongono a controllo centinaia di persone al giorno, tutti in visita alla popolazione detenuta. Il cane Bella e Barry, proprio durante queste attività, hanno segnalato la presenza di stupefacenti nei cesti della spazzatura presente nella sale d’attesa colloqui. Anche in questo caso è evidente che soggetti intenzionati a cedere stupefacenti alla popolazione detenuta se ne siano sbarazzati alla vista delle Unità Cinofile. Il caso più singolare è quello risalente ai controlli effettuati dagli specialisti del Distaccamento di Benevento a ridosso delle festività pasquali. La dinamica si ripete, centinaia di persone transitano davanti alle Unità Cinofile, i cani scansionano le molecole odorose presenti sulle persone ed ecco che, con una segnalazione fulminea, il cane Zolly costringe in un angolo una giovane ragazza, evidente posseditrice di droga! A tal punto gli Uomini dell’antidroga fecero quadrato intorno alla segnalata e, vistasi braccata, la delinquente tentò l’ultimo disperato gesto… sputò nei rifiuti l’involucro che aveva in bocca. Recuperato l’oggetto espulso dal cavo orale, controllato e sottoposto ad esami chimici speditivi, risultò contenere una modica quantità di hashish. Neanche questa contravventrice avrebbe mai immaginato che le molecole odorose dello stupefacente fuoriuscissero dalle narici e che fossero percepite dal cane antidroga. Purtroppo per lei, nella stessa serata era già a disposizione della Procura della Repubblica di Napoli. Per la criminalità organizzata è un duro colpo, altri sequestri sono stati effettuati nei penitenziari di Santa Maria Capua Vetere, Secondigliano, Carinola e Arienzo grazie alle segnalazione dei poliziotti a quattro zampe Umea, Buk, Ulla e Bella e Hiro.

Non si può non accennare ai risultati conseguiti dagl’altri neo specialisti cinofili appartenenti ai Nuclei Regionali delle altre regioni della Nazione. Dal sito Istituzionale della Polizia Penitenziaria è stato possibile apprendere di importanti operazioni interforze che hanno consentito ingenti sequestri di droghe ed arresti di numerosi delittuosi.

Vivo compiacimento dalla Segreteria Regionale Si.N.A.P.Pe ai Specialisti Antidroga del Corpo.

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