Presentata la ristampa del libro di Antonio Mellusi

L’evento,  è una delle tappe di queste Celebrazioni, avviate nel mese di aprile del 2010, proseguite nei mesi successivi, in particolare il 3 settembre e il 25 ottobre 1860 (liberazione di Benevento e istituzione della Provincia), coinvolgendo le Istituzioni, il mondo della cultura, dello sport e le comunità locali e che culmineranno nel marzo prossimo in occasione dell’anniversario della proclamazione del Regno d’Italia. 
Il prof. Amerigo Ciervo, cultore e musicista popolare con “I Musicalia”, docente di Storia e Filosofia, ha dato una lettura attualizzante dell’opera del Mellusi e dell’anelito della lotta per la libertà e per la costruzione di una nuova Patria. Ciervo ha anche ripercorso alcuni passaggi della sapienza popolare sannita. 
L’on. Roberto Costanzo, autore della premessa alla ristampa del volume del Mellusi 1911 presso la Gennaro Ricolo Editore, ha rivolto un invito ad una riflessione pubblica sulle cause che portarono alla istituzione della Provincia e sulle sue conseguenze sotto il profilo storico-sociale ed economiche. L’on. Costanzo, tra le altre sue notazioni, ha chiesto allo Stato un intervento risarcimento tangibile per le stragi di Pontelandolfo e Casalduni perpetrate dai bersaglieri del Regio Esercito italiano nel 1861.
Le conclusioni sono state tratte dal presidente Cimitile, il quale nel rievocare i passaggi essenziali della storia risorgimentale locale, ha riconosciuto l’esistenza di un pesante problema di ritardo di sviluppo per il territorio del Sannio ed ha affermato che la Provincia è impegnata per la salvaguardia e per lo sviluppo del territorio, sebbene in una condizione di scarsezza di mezzi. Il presidente ha quindi convenuto con l’on. Costanzo circa la necessità che vi sia un gesto riparatore dello Stato per Pontelandolfo e Casalduni ed ha annunciato che si farà carico di richiederlo ufficialmente in occasione dell’Expò di Torino allorché verrà presentato proprio un progetto della Provincia di Benevento tra i soli 15 che rappresenteranno il nostro Paese: si tratta del Parco delle Acque sulla Diga di Campolattaro (arch. Italo Rota – Repower).

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