Ma dalle stesse pagine del quotidiano dopo appena ventiquattro ore un titolone da raccapriccio per migliaia di beneventani: “Tarsu occhio al salasso d’autunno”ricordando che nel prossimo autunno arriveranno altre tre bollette salate che dovrebbero aggiungersi al pagamento dilazionato di quelle emesse nello scorso mese di maggio:con una media pro-contribuente di circa 600euro.
Ma andiamo un po’ per ordine:non avevano detto che quelle primaverili erano le bollette anticipate di novembre? Ed allora perché una seconda emissione in un anno, come ventilato dal foglio di viale Principe di Napoli?
Poi è’ bene esultare quando ci si ritrova a fare la carità? Forse, forse, sarebbe meglio non esaltare quel gesto che andrebbe fatto in tutta umiltà e silenzio! Ben vengano le ulteriori 30 assunzioni operate dall’Asia! Ma questa carità non è certamente farina della tasca del Presidente del Consiglio d’Amministrazione di quell’Azienda, ma dei contribuenti beneventani sottoposti ad una Tarsu da gabella. E’ facile esaltarsi ed esaltare gli amministratori che in bilancio, e non di tasca propria, procurano finanziamenti a quella società partecipata al 100% dal Comune.Nelle more di un bilancio consuntivo e preventivo, come scriveva qualche giorno fa Pompeo Nuzzolo, dalle pagine dello stesso quotidiano, mai smentite dagli interessati, quella “beneficenza” doveva essere restituita ai beneventani contribuenti, e se allora beneficenza ci sarà quella è dei cittadini di questa città, e nessun altro può……..gonfiare i quadricipiti…….. coi concittadini a stringere la cinghia.
Geppino Presta del 12 Agosto 2010
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