Saldi, partono per la prima volta insieme in tutta Italia domani.

Si alzano le saracinesche sui saldi estivi. Sabato iniziano in tutta Italia le vendite di fine stagione, con le diverse regioni che, per la prima volta, danno il via alle promozioni in un’unica data. L’attesa è alta tra i negozianti, che puntano a rifarsi dei risultati deboli degli ultimi mesi e promettono dalle vetrine promozioni straordinarie. Quanto ai consumatori, tanti sono pronti a lanciarsi a caccia dell’affare, ma senza perdere d’occhio il portafoglio e senza fare follie. L’ufficio studi di Confcommercio prevede che la spesa media sarà di 100 euro a testa, in leggero aumento dai 98 euro dell’estate 2015, per un giro d’affari complessivo di 3,6 miliardi. Le occasioni non mancheranno, secondo l’Unione nazionale consumatori, che si aspetta ribassi da record fino a una media del 23,7% sull’abbigliamento. “Gli sconti raggiungono il primato per quanto riguarda i saldi estivi ma sono inferiori rispetto a quelli invernali e decisamente più bassi rispetto a quelli sbandierati in vetrina. I ribassi del 70% o del 50%, insomma, non esistono”, afferma il segretario generale dell’Unc, Massimiliano Dona, che denuncia l’abitudine di gonfiare i vecchi prezzi sui cartellini in modo da fare apparire gli acquisti più convenienti e invogliare i clienti più esitanti. Il clima di fiducia delle famiglie italiane, del resto, “già non è al massimo”, afferma il presidente di Federazione Moda Italia, Renato Borghi, e rischia di essere abbattuto ancora di più dalle “tante chiacchiere, l’agitazione e le molte ansie create intorno alle conseguenze della Brexit”, che arrivare a ostacolare la riuscita dei saldi. Eppure, garantisce Borghi, le occasioni non mancheranno visto che i consumi ancora deboli in stagione e le condizioni meteo non favorevoli hanno determinato una forte disponibilità di ‘invenduto’. Per non smarrirsi nella selva dei saldi l’Unc ha messo a punto una guida per i consumatori. La prima regola è diffidare dagli sconti superiori al 50%, i negozi troppo forniti (che potrebbero aver tirato fuori le scorte di magazzino) e quelli che non consentono di provare i capi. Meglio affidarsi a commercianti di fiducia, confrontare l’offerta di più negozi, leggere bene l’etichetta e fissare un budget massimo di spesa. E’ fondamentale inoltre conservare lo scontrino, che consente di cambiare anche i capi in promozione, se difettosi. I negozi, spiega infine l’associazione, devono indicare il prezzo pieno, il prezzo scontato e la percentuale di ribasso dei capi e sono tenuti ad accettare i pagamenti con carte di credito e i bancomat.

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