Sanità, Colasanto: chi ha fallito non può restare

Per noi non conta la tessera di Partito ma la competenza e la professionalità che rappresentano i requisiti essenziali per guidare aziende che manager di sinistra hanno ridotto al lastrico", aggiunge ancora Colasanto. Per il quale "l’incontro della prossima settimana del presidente Caldoro con i ministri Fazio e Tremonti al fine di avviare una seria e concreta ricognizione dello stato dei conti e del piano di rientro della sanità in Campania è sicuramente un’ottima notizia in quanto segna una forte volontà di un intervento tempestivo del governo Berlusconi in un settore messo in ginocchio dal centrosinistra e da tanti manager che avevano come titolo solo la vicinanza a questo o quel politico della sinistra". In tale ottica, il consigliere regionale sannita annuncia "un confronto con il presidente Caldoro e con il futuro assessore alla Sanità per discutere del sistema sanitario-ospedaliero della provincia di Benevento che nonostante gli ultimi interventi è sicuramente penalizzante per il territorio. Ora è necessario che si attivino tutti i reparti, in primis il pronto soccorso, dell’ospedale di Sant’Agata de’Goti, che Cerreto Sannita conservi un complesso ospedaliero funzionale alle esigenze del territorio e che si apra quanto prima la struttura di San Bartolomeo in Galdo. Ovviamente bisogna difendere anche il Fatebenefratelli e nello stesso tempo rivedere alcune problematiche all’azienda ospedaliera Rummo", conclude Colasanto.

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