Signorini e Sy: il Benevento non molla

BENEVENTO (4-3-3): Gori; Pedrelli, Signorini (59′ Frascatore), Rinaldi, Anaclerio; La Camera, Rajcic, De Vezze; Cia, Montini (32′ Sy), Kanoute (70′ Carretta). A disp.: Mancinelli, Candrina, Luisi, Vacca. All.: Carmelo Imbriani

PAVIA (4-4-2): Facchin; Pezzi (45′ Cinelli), Fissore, Meregalli, Fasano; Capogrosso, Carotti, Meza Colli, Statella (70′ Marchi); Cesca, Falco. A disp.: Cacchioli, Caidi, Galassi, Bufalino, D’Errico. All.: Giorgio Roselli

Marcatori: 13′ Signorini, 51′ Sy
Arbitro: Pietro Dei Giudici di Latina
Assistenti: Raparelli di Albano Laziale – Agostini di Frosinone
Ammoniti: Anaclerio, Rajcic, Sy, Fasano e Cesca per comportamento non regolamentare.
Espulso: Rajcic al 48′ per gioco violento
Note: presenti circa tremila spettatori (sette provenienti da Pavia). Angoli 7-4. Fuorigioco 0-4. Falli subiti 14-12. Recupero 2′ pt, 4′ st

Dopo il negativo epilogo del derby di venerdì scorso, il Benevento trova il pronto riscatto contro il Pavia, rilancia la corsa ai play-off e, approfittando del pareggio interno del Sorrento, si porta a un punto dai costieri. I giallorossi partono subito a mille e sin dalle prime battute si intuisce la rabbia accumulata per quella vittoria sfumata a trenta secondi dalla fine. Già al 7′, infatti, i giallorossi si fanno vedere dalle parti di Facchin con un bel sinistro di Cia, su cui però il portiere ospite fa buona guardia. Gli uomini di Imbriani insistono e poco dopo, con Kanoute, costruiscono un’altra buona palla-gol: l’esterno senegalese si beve Pezzi e offre un pallone invitante per Cia che però arriva con leggero ritardo. Il gol è nell’aria: passano, infatti, due minuti e i padroni di casa riescono a sbloccare la gara quando, su un calcio d’angolo di La Camera, lo stacco di Signorini è imperioso e Facchin non può far altro che restare a guardare. Dopo il vantaggio, il Benevento cerca di rallentare un po’ i ritmi e controlla piuttosto agevolmente la partita: il Pavia ci mette tanta buona volontà, ma di palloni giocabili per le due punte ne arrivano veramente pochi. Così sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi, al 30′, con un gran destro di La Camera che si stampa sul palo; sulla respinta Montini non riesce a coordinarsi correttamente e manca l’impatto con la palla. Dopo quest’azione, l’attaccante romano è costretto ad uscire a causa di un problema muscolare: al suo posto entra Ousmane Sy che subito si mette in mostra, superando in grande stile il suo diretto marcatore Meregalli, ma il suo tiro dal cuore dell’area di rigore finisce a lato di un soffio. Nella ripresa, Roselli apporta i dovuti accorgimenti tattici: si passa al 4-3-3 con l’ingresso di Cinelli al posto di Pezzi; Capogrosso scala in difesa, mentre il tridente offensivo è composto da Falco, Cesca e Statella. Ma è il Benevento a colpire ancora una volta con una rete assai contestata dagli ospiti: è il 6′ del secondo tempo, Rajcic è a terra per una botta ricevuta, La Camera continua a giocare e serve Cia in profondità; l’esterno altoatesino vede libero Ousmane Sy che, a porta sguarnita, realizza la più comoda delle occasioni. Vibranti le proteste dei pavesi che, vedendo il centrocampista croato dolorante a terra, si erano fermati per permettere l’intervento dei medici. Nonostante il gol subìto, i lombardi cercano di rientrare subito in partita e il nuovo disegno tattico sembra accendere la luce del gioiellino leccese Filippo Falco che sale in cattedra e crea diversi grattacapi alla difesa giallorossa. Già al 55′ il suo tiro impensierisce Gori, mentre quattro minuti più tardi un suo velenosissimo sinistro esce di poco. Imbriani, da parte sua, deve rinunciare anche a Signorini: entra Frascatore e Anaclerio passa al centro. Ma è ancora il "Messi del Salento" a essere protagonista quando al 65′ supera il neo entrato Frascatore e serve il liberissimo Carotti il cui destro a volo termina alle stelle. Roselli le tenta tutte e richiama in panchina uno spento Statella per Marchi, altro attaccante di ruolo. E’ proprio l’ex punta del Sud Tirol a regalare l’ultima emozione della partita con un colpo di testa, su cross del solito Falco, che si stampa sul palo, prima dell’inutile espulsione di Rajcic che ora rischia tre giornate di squalifica.

Massimiliano Mogavero per LoStregone.net

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