Vicenda Gestione Auditorium Spina Verde, il Conservatorio chiarisce

 

Il Presidente del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” Dott.ssa Caterina Meglio ed il Direttore, M° Giuseppe Ilario espongono i seguenti chiarimenti:

 

  • il Conservatorio “Nicola Sala” ha firmato lo scorso lunedì 10 aprile un protocollo d’intesa con il Comune di Benevento per la gestione dell’Auditorium e del centro sportivo “Spina Verde”. Al momento, NON si tratta però di un’effettiva presa in carico.

 

  • Il Conservatorio, infatti, subentrerà al Comune – come da accordi firmati – soltanto quando quest’ultimo avrà espletato tutti gli atti burocratici connessi agli immobili, in primo luogo agibilità e accatastamento. Fino ad allora, il Conservatorio non gestirà alcunché.

 

  • Quando tutti i passaggi burocratici saranno espletati, il Comune si è riservata comunque la facoltà di organizzare manifestazioni – previo accordo col Conservatorio – alla Spina Verde. La Spina Verde, insomma, non diventerà un luogo di esclusiva pertinenza del Conservatorio, ma rimarrà un legame con la massima istituzione cittadina.

 

  • Tutto ciò premesso, già al momento della firma dell’accordo, la Presidente del Conservatorio Caterina Meglio ebbe a dichiarare, come riportato dagli organi di stampa locali «Entrambe le strutture, e in particolar modo la Spina Verde, saranno a disposizione di tutti e siamo pronti ad ascoltare le proposte delle associazioni».

 

  • Da queste parole risulta chiaro, quindi, che il Conservatorio utilizzerà la Spina Verde con intenti inclusivi verso il quartiere che la ospita, e – data la propria natura di Istituto di Alta Formazione Musicale – destinerà la struttura a progetti di riconosciuta natura artistica.

 

  • È altrettanto evidente che il Conservatorio – aperto al confronto verso qualunque associazione di cittadini correttamente costituitasi – non aprirà confronto alcuno con soggetti che useranno la violenza e l’intimidazione come strumenti di pressione. Soltanto l’accettazione delle regole e delle leggi può garantire il rispetto e il dialogo. La dialettica può essere aspra e pungente, ma non può mai prescindere dallo scrupoloso rispetto della controparte e delle norme del vivere civile. Per confrontarsi servono soltanto le parole: parleremo con tutti, ma non con coloro che riterranno di dover usare la violenza, dimostrando in tal modo di non credere – essi per primi – alla bontà delle proprie ragioni.

   Il Presidente                                                                                         Il Direttore

Caterina Meglio                                                                                  Giuseppe Ilario

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