Viespoli: non sono uscito da FLI perchè non vi sono mai entrato

“non ho abbandonato Fli: non ho aderito a Fli perché, lo ricordo a me stesso, a Milano doveva celebrarsi un’assemblea costituente che apriva la fase delle adesioni a un soggetto che diventava partito.
Successivamente, con altri nove senatori, abbiamo dato vita al gruppo “Coesione Nazionale”.
Nel ricordare poi tutte le vicende che hanno preceduto la nascita del gruppo di “Coesione Nazionale” Viespoli così scrive:
 “ il punto di partenza non può che essere il 29 luglio del 2010, la dichiarazione di incompatibilità dell’Ufficio di presidenza, l’espulsione, di fatto, di Fini dal PdL. Un errore politico-strategico, tale da legittimare e da rendere inevitabile in Parlamento, e non solo, l’organizzazione di un’area politico-culturale fuori dal PdL. Una scelta necessaria per poter rappresentare ed esprimere, nel centrodestra, una destra con sensibilità istituzionale, cultura di governo, visione nazionale, capace sul piano politico di competere col PdL, e, rispetto all’azione di governo, di svolgere una funzione di riequilibrio e di moderazione.”
E successivamente così si esprime: “Quel progetto resta valido: rendere più aperto e dialettico il centrodestra, fare la cosiddetta “terza gamba”, oggi, per costruire poi un patto federativo e una nuova alleanza nella riorganizzazione e nella ridefinizione del centrodestra italiano”.
Il senatore Viespoli infine a proposito del futuro di “Coesione Nazionale”così conclude:
“Non saremo una mera appendice del PdL; non avrebbe senso né utilità politica. L’obiettivo è più ambizioso: accrescere l’attrattività del centrodestra e allargarne i confini, attraverso la capacità di contribuire ad affrontare alcuni temi fondamentali, per il rilancio dell’azione di governo e il recupero del consenso”.

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