Procedere finalmente alle assunzioni al Comune, all’Amts, all’Asia, evitando di mettere altri giovani nel giogo della precarietà, è un risultato che proprio non sopporta chi ha invece beneficiato personalmente dalla politica, e se ne infischia altamente dei destini della comunità.Ha fatto bene il sindaco ad esortare chi rimesta nel torbido, per generare invidie e risentimenti, ad andare in Procura a denunciare qualunque irregolarità sul concorso. Ma per accettare un tale invito bisogna avere coraggio, come direbbe Capezzone gli attributi, anzi lui, con lo stile che gli è proprio, saprebbe essere più colorito come quando si è recentemente rivolto ai suoi colleghi di partito.Parlamentari nominati in virtù del sapiente uso della Pigotta, o mezze tacche oggi agganciate al nuovo carro della De Girolamo per continuare a mantenere posizioni e rendite personali, nominati nei Cda di aziende pubbliche e parastatali, pagati come consulenti a decine di migliaia di euro e lontani dai riflettori, accreditati ai gruppi regionali per essere esentati dall’attività lavorativa.Da queste persone ben vengano le critiche alla parte politica rappresentata da Fausto Pepe, ne costituiscono un vanto, ma gente come Reale Antonio pure deve confrontarsi su qualcosa prodotta a beneficio della comunità con la propria azione politica. Altrimenti siamo di fronte al solito parlarsi addosso della politica.Schematismi arcinoti alla cittadinanza che ha invece bisogno di fatti, investimenti pubblici e privati, e non del guazzabuglio e della caciara, unici risultati prodotti nel corso di questa legislatura da taluni parlamentari. Della De Girolamo, ad esempio, abbiamo saputo qualche gossip. Abbiamo saputo delle maleparole che si sono rivolte in pieno Corso Garibaldi con i suoi colleghi di partito. Abbiamo sentito le promesse su presunti fondi da destinare a via Napoli, con riunioni in grande stile, salvo poi non avere un euro per Benevento. Ma ancora non sappiamo di una sola proposta di legge, di un solo progetto concreto, una qualunque iniziativa capace di migliorare anche solo per poco le condizioni di vita dei beneventani.Stessa cosa per la Regione di Stefano Caldoro, che con tanta enfasi è stata salutata dal centrodestra, e dalla quale abbiamo ricevuto solo tagli e riduzioni di servizi.Ma davvero questa è la ricetta politica che pensano per il Sannio questi signori, e signore?Di certo non è lo squallore raggiunto con le insinuazioni personali che deve fermare l’azione dell’amministrazione comunale, sia per quanto attiene le assunzioni pubbliche che ogni utile investimento capace di far girare un po’ l’economia, che evidentemente non è un problema sentito da chi passa l’estate nel castello di Tor Crescenza con Berlusconi”Giuseppe Zollo
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