25 APRILE. FESTA DELLA LIBERAZIONE. L’ULTIMO PARTIGIANO DEL SANNIO: “AI GIOVANI DICO DI LOTTARE SEMPRE”

Anche a  Benevento lei è tenuta  manifestazione organizzata dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e da  Cgil, Cisl, Uil, Libera e Arci, per onorare i caduti della Resistenza, il cui tema nel 2019 è stato “Antifascismo, Resistenza, Costituzione”.

Quest’anno è stato celebrato  il 74° anniversario della Liberazione dal regime fascista e dalle truppe naziste.

La giornata è iniziata con il tradizionale corteo, del quale ha fatto parte anche  il partigiano Giuseppe ‘Caramba’ Crocco, che passeggiato  lungo il principale  corso del capoluogo sannita in una grande, unitaria e pacifica manifestazione nel ricordo della Liberazione dal nazifascismo e per ribadire con forza la lotta contro tutti i fascismi, vecchi e nuovi.

In piazza Orsini c’è stato il concentramento dei partecipanti che in corteo hanno sfilato lungo Corso Garibaldi fino al Palazzo del Governo, sede della Prefettura di Benevento, dove il presidente provinciale dell’ANPI, Amerigo Ciervo, è stato protagonista dell’ intervento conclusivo.

“La memoria è importante, il monito ai giovani è di lottare sempre affinché a nessuno capiti quello che è successo a me”.

Giuseppe Crocco, 96 anni, di Faicchio, è l’ultimo partigiano sannita ancora in vita. Ha iniziato la sua avventura a vent’anni, l’8 settembre del 1943, data in cui fu annunciata l’entrata
in vigore dell’Armistizio di Cassibile firmato da Badoglio con gli alleati angloamericani.

“Ero carabiniere – ha raccontato all’Adnkronos -, eravamo in una caserma dove già c’erano stati i partigiani. Con la firma dell’Armistizio volevano trascinarci e portarci in Germania.

Con altri sei, sette compagni decidemmo di scappare. Buttammo via la divisa di carabiniere e andammo in montagna a fare i partigiani. Lo siamo stati  fino all’ultimo, sempre in azione”.

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