SMOG: LEGAMBIENTE, A NAPOLI SCONFIGGE ANCHE LOCKDOWN CON POLVERI SOTTILI

Lo smog sconfigge anche il lockdown. Anche con le auto ferme, le polveri sottili sono in aumento. Un 2020 all’insegna di “Mal’aria” per 12 città della Campania che, riferisce
la Legambiente regionale, restano intrappolate sotto la cappa grigia dello smog con rischi per la salute delle persone. Dodici città del territorio fuorilegge per la qualità dell’aria, perché oltre la soglia limite per le polveri sottili Pm10 (35 giorni di sforamenti all’anno
con una concentrazione superiore ai 50 microgrammi per metrocubo), con un peggioramento rispetto al 2019 quando furono 9 le città campane malate di smog. Legambiente presenta la fotografia di Mal’aria dell’anno appena trascorso elaborando i dati dell’Arpac. Le polveri sottili colpiscono soprattutto la provincia di Napoli:la maglia nera con il record di sforamenti è per San Vitaliano con 107 sforamenti (erano 115 lo scorso anno), uno ogni tre giorni; segue Volla con 101 giorni di sforamento e Avellino con 78 sforamenti. Al ridosso del podio troviamo Acerra con con 73, Pomigliano D’Arco, Aversa e Nocera Inferiore dove i giorni di superamento sono stati 67. Per quanto riguarda le città capoluogo di provincia a superare nel 2019 la soglia di polveri sottili consentita per legge sono ben tre: Avellino con 78 sforamenti, Napoli ( Via Argine ) con 55 giorni giorni
di superamento dei limiti di legge e Benevento con 41.

Le altre città campane fuorilegge sono Marcianise (52), Casoria (Na) con 48 giorni e Teverola con 38 giorni. “Nonostante le chiusure dovute al lockdown non diminuisce lo smog nelle nostre città. E’ chiaro che il traffico dei veicoli crea inquinamento ma è altrettanto vero che ci sono anche altri fattori che incidono come i riscaldamenti delle case
e fattori meteorologici e meteoclimatici” commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania.

Adnkronos

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