Le preoccupazioni poste dal ‘trio medusa’ in conferenza stampa – Boccalone, Petrucciano e Martini -, lasciano quantomeno perplessi.

In primis, i ragionamenti ebefrenici del ‘trio medusa’, fanno ben comprendere come a preoccuparsi dell’eventuale esternalizzazione debbano essere coloro che non sono in regola con i pagamenti dei tributi (evasori), e non tutti i cittadini onesti, la maggior parte, che viceversa adempiono regolarmente ai propri doveri. Si è sempre detto di dar corso alla lotta all’elusione ed all’evasione. Elusione ed evasione, guarda caso, fortemente cresciute sotto la precedente amministrazione. Appare quindi evidente, che a preoccuparsi maggiormente dovrebbero essere coloro che non hanno mai versato nulla all’ente, e non il trio in questione… Comunque, tutti hanno capito che le argomentazioni poste in conferenza sono a tutela di coloro che non rispettano le norme e che, con l’ausilio di chi per anni ha gestito, hanno prodotto enormi danni per la collettività. Tra l’altro, si lamentano dell’esternalizzazione proprio coloro che hanno già esternalizzato il servizio affissione e pubblicità a società terze. Gli stessi che hanno assegnato – sempre alla stessa azienda -, il compito di redigere banche dati, verifiche su pagamenti, riscossione coattiva. Il tutto dal 1999!!!!!!Va detto, però, che rispetto a questi servizi esterni, la società investita di tale attività, non solo non ha posto in essere il lavoro per cui era fiduciaria, ma addirittura non ha proceduto ai pagamenti in favore dell’ente. Mai i censori hanno posto in essere azioni a salvaguardia dell’ente. Come mai?Ed è ancora il caso di ricordare, che chi oggi si erge contro l’esternalizzazione era pronto a cedere quote dell’Asia e dell’Amts, dopo averle preventivamente portate al collasso economico ‘dimenticando’ che non vi era alcun valore di mercato. Un altro affare!!!! Riteniamo, invece, che il bando non lasci alcuna alea o dubbio, avendo quale principio ispiratore la tutela dell’ente (basti pensare che il minimo garantito previsto è di 2 milioni di entrate in più), e la necessità di riappropriarsi – con strumenti nuovi ed adeguati (di cui purtroppo l’ente non dispone) -, di certezza e legalità smarrita da lungo tempo. I criteri posti nel bando di gara sono rigidi e non lasciano possibilità di essere parziali. Cosa questa, cui forse qualcuno ambiva!!!! E’ il caso di sottolineare che il mandato dato al settore finanze era quello di salvaguardare i principi dettati dal consiglio comunale, indirizzo pedissequamente seguito dal dirigente. Ciò ha consentito, e consentirà, qualora vi dovessero essere partecipanti alla gara, di poter individuare una società che farà gli interessi dell’ente, con la certezza di precludere ogni possibilità a società del territorio di diventare “satelliti” che gravano intorno alla società aggiudicataria, al solo fine di speculare in danno dei cittadini e trarre profitti.Benevento, 31 ottobre 2008Assessore alle Finanze e Programmazione Economicaavv. Luigi Boccalone

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