Altro passo falso per il Benevento: il derby termina 2-2

Una squadra priva di personalità e che si arena di fronte alle prime difficoltà: è quello che si è visto questo pomeriggio nel derby contro l’Avellino e che, per la verità, si vede già da un po’ di tempo. Basta un’inezia, un episodio sfavorevole per far crollare tutte le certezze: e se anche quando riesci ad andare in vantaggio per 2 a 0 nella prima frazione di gioco, si palesano questi limiti, allora vuol dire che il problema è di fondo. E’ stata una partita brutta, diciamolo subito: nonostante i quattro gol, poche sono state le occasioni da gol create, nessuna trama di gioco interessante da entrambe le parti. Una partita che rispecchia in pieno la classifica delle due squadre: poco organizzate, prive di idee e vulnerabilissime in difesa. Benevento e Avellino, in questo momento, sembrano essere l’uno la fotocopia dell’altro, con la differenza che i biancoverdi, in quanto a grinta e rabbia agonistica, ne hanno da vendere, nonostante i tanti giovani che compongono la rosa. 

A SORPRESA FUORI SIGNORINI – La novità di giornata è la panchina di Andrea Signorini: il difensore pisano resta a guardare, ad appannaggio della coppia Siniscalchi-Rinaldi. Per il resto, confermato il 4-3-3 con De Risio e Cia che tornano dal primo minuto. Bucaro, dal canto suo, non rinuncia al modulo base, nonostante la pesante assenza di Correa: in quel ruolo scala Malaccari, con Millesi che funge da mezzala sinistra e Falzerano titolare sull’out destro, per un 4-3-3 abbastanza speculare a quello del Benevento. 

CIA NON PERDONA – Alla prima occasione, i padroni di casa passano in vantaggio: Pintori ruba palla a Labriola a limite dell’area e serve sulla corsa l’accorrente Cia, il cui destro di prima intenzione non lascia scampo a Fumagalli. Larisposta dell’Avellino è tutta nei piedi dell’ex De Angelis: al 25′, in piena area di rigore, si beve prima Rinaldi e poi Siniscalchi, ma spara incredibilmente su Mancinelli; il bomber biancoverde ci riprova cinque minuti più tardi, quando libera un sinistro velenoso che termina fuori di poco. Ma nel miglior momento degli irpini, arriva il raddoppio di Pintori: De Risio orchestra un buon contropiede, la palla arriva a Cia che ricambia il favore del primo gol e serve una palla d’oro al furetto sardo che è bravo e fortunato nella battuta diretta, superando per la seconda volta Fumagalli.

NELLA RIPRESA E’ UN ALTRO AVELLINO – Bucaro ridisegna la sua squadra, alla disperata ricerca di un gol che rimetterebbe i biancoverdi in partita: dentro Zappacosta e Lasagna, per Zammuto e Thiam. Ed è proprio il nuovo entrato a spaventare Mancinelli, con un sinistro a rientrare che esce davvero di un soffio. L’episodio che cambia il match arriva al 64′: palla filtrante di Millesi per De Angelis che viene ingenuamente atterrato da Siniscalchi, ancora una volta poco sicuro. Il calcio di rigore decretato da Merlino è inequivocabile: sul dischetto lo stesso De Angelis accorcia le distanze. E’ in questo momento che la paura e la preoccupazione inizia a pervadere gli animi giallorossi: si iniziano a rivedere i soliti banali errori, ma l’Avellino sembra essere incapace di approfittarne, come al 66′ quando Millesi spreca un incredibile ripartenza con la difesa del Benevento completamente scoperta. Gli uomini di Simonelli hanno anche l’occasione per chiudere l’incontro all’80’, quando Vacca sguscia tra Ricci ed Herrera e serve Carretta che non dovrebbe far altro che appoggiare in rete, ma il suo tiro è "strozzato" e non crea pericoli. Passano due minuti e arriva un’altra occasione: gran sinistro di Rajcic, Fumagalli si allunga e devia sui piedi di Altinier che però è poco reattivo nella ribattuta e spedisce addirittura in fallo laterale. E in queste occasioni, la legge del calcio non sbaglia mai: gol sbagliato, gol subito. E così è: sul capovolgimento di fronte, c’è una punizione per l’Avellino; la battuta di Millesi è respinta con affanno dalla difesa giallorossa, ma l’azione non si conclude, perché arriva D’Angelo che ruba il tempo a tutti e batte di nuovo Mancinelli. Il Benevento prova a reagire e va vicino al nuovo vantaggio con Rajcic che si vede respingere un colpo di testa sulla linea della porta. Non c’è più tempo: per i sanniti è l’ennesima occasione gettata al vento.

BENEVENTO (4-3-3): Mancinelli; Pedrelli, Siniscalchi, Rinaldi, Candrina (61′ Frascatore); De Risio, La Camera, Rajcic; Cia (77′ Vacca), Altinier, Pintori (69′ Carretta). A disp.: Corradino, Fogolari, Signorini, Sy. All.: Gianni Simonelli
AVELLINO (4-3-3): Fumagalli; Zammuto (45′ Zappacosta), Labriola, Cardinale, Ricci; D’Angelo, Malaccari, Millesi; Falzerano (61′ Herrera), De Angelis, Thiam (45′ Lasagna). A disp.: Fortunato, Porcaro, Justino, Zigoni. All.: Giovanni Bucaro
MARCATORI: 10′ Cia, 40′ Pintori, 64′ rig. De Angelis, 87′ D’Angelo
Arbitro: Andrea Merlino di Udine (Tudisco – Santoro)
Ammoniti: La Camera, Carretta, Cardinale, D’Angelo, De Angelis.
Note: presenti 4303 spettatori di cui circa 200 da Avellino. Angoli 5-4, fuorigioco 0-5, recupero 1′ pt, 5′ st

Massimiliano Mogavero per LoStregone.net

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