APPROVATI INDIRIZZI DI GOVERNO

In precedenza si era sviluppato sulle dichiarazioni del presidente un ampio dibattito.Il consigliere Spartico Capocefalo ha accusato la relazione del presidente di astrattezza perché manchevole delle indicazioni concrete su come affrontare alcune questioni nodali quali il lavoro, la desertificazione sociale, la manutenzione della rete stradale, la diminuzione dei costi delle Agenzie, la mancata indizione della gara d’appalto per il trasporto pubblico. La relazione di Cimitile, dunque, è a giudizio di Capocefalo, una semplice dichiarazione di intenti.Il consigliere Erminia Mazzoni ha definito la relazione di Cimitile una “splendida lezione”, soprattutto per quanto riguarda la notazione sull’ingresso nella società della conoscenza del nostro Sannio. Essa, inoltre, secondo la Mazzoni, ha espresso una valutazione critica rispetto alla precedente Amministrazione, sebbene lo stesso presidente abbia poi affermato di voler comunque procedere nella esperienza di Nardone. Da qui, secondo la Mazzoni, i problemi concreti sollevati dal documento: le risposte ai problemi del Sannio, secondo la Mazzoni, non sono venute negli anni passati e, a suo giudizio, è difficile che vengano oggi, anche a causa del fallimento politico che l’Amministrazione in carica ha già accusato perché si è presentata rinunciando al dialogo con la società civile, con la innovazione, con la rappresentanza giovanile e femminile. Il programma elettorale insomma sarebbe già stato tradito, secondo la Mazzoni, la quale ha reclamato attenzione su alcune priorità, come ad esempio quelle infrastrutturali, quali il collegamento San Marco dei Cavoti – San Bartolomeo in Galdo. La Mazzoni infine ha contestato la gestione della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte.Il consigliere Cosimo Izzo ha affermato che la relazione del presidente è generica: ciò implica, a suo dire, che sia necessaria una attenta riflessione da parte del presidente stesso sulle soluzioni proposte e sui programmi che la opposizione formulerà in Consiglio., E’ proprio l’opposizione, ha detto Izzo, che vive di più che lo stesso presidente sul territorio e ne conosce meglio i problemi. Secondo Izzo, i sanniti non possono essere come in passato così accondiscendenti rispetto alle volontà della Regione Campania perché la stessa ci ha più volte penalizzato: in passato non si è voluto disturbare il “manovratore” napoletano, forse non lo si vuole fare nemmeno oggi: e questo è il maggior limite della Amministrazione in carica. Per quanto detto vi sono molte perplessità, secondo Izzo, circa le capacità di intervento della Provincia: infatti, occorre rinegoziare l’Agenda 2007-2013 che penalizza il Sannio – secondo Izzo. Il Consigliere, quindi, ha affermato che l’opposizione è disponibile a collaborare con la maggioranza per difendere il Sannio, perché non possono trattare il nostro territorio come i parenti poveri. Izzo ha elencato una serie di presunte manchevolezze degli Indirizzi di governo letti dal presidente Cimitile: la diga di Campolattaro, le risorse idriche, le Agenzie, il turismo religioso, le energie alternative, etc. Non condividiamo, ha infine detto il consigliere Izzo, la relazione del Presidente Cimitile, ma ci auguriamo, nell’interessi del Sannio, che la maggioranza possa trovare coesione e che sappia utilizzare bene le risorse non solo economiche ma soprattutto umane. Il consigliere Claudio Ricci ha detto che la relazione del presidente delinea una grande Provincia, che consente di dare slancio e sviluppo ai nostri territori, vedendo proprio la Provincia quale ente protagonista del cambiamento. La promuove l’innovazione, la ricerca scientifica ed il cambiamento e non può ridurre l’ente di un ente che chiude qualche buca sulle strade. Cimitile, ha proseguito Ricci, ha lanciato una sfida alla maggioranza e alla opposizione: e si è còlto, anche nei discorsi della opposizione, grandi qualità, offrendo segnali molto importanti sia nei toni che nei contenuti. “No”, ovviamente, ha spiegato Ricci alla sovrapposizioni di ruoli; “sì” ad un confronto aperto che non si mancherà di approfondire, in nome di un nuovo modo di rapportarsi e confrontarsi tra maggioranza ed opposizione: è questo quello che la gente del Sannio ha chiesto – secondo Ricci -: stabilità politica e governativa e risoluzione dei problemi. Il Consigliere Alfredo Cataudo ha affermato che a fronte dei problemi sociali ed economici sul tappeto non sono necessari proclami da campagna elettorale che non hanno ormai più senso occorre invece senso di responsabilità politica ed amministrativa. Il Consigliere Nino Lombardi ha affermato che occorre lavorare al fine di offrire una grande capacità di attrazione dei fondi strutturali dell’Unione Europea. Le aree interne non sono da assistere, sono una risorsa. Occorre aprire dunque ai privati e a tutti gli attori che governano il territorio per renderle competitive. Il Consigliere Michele Maddalena ha assicurato l’impegno del suo gruppo (Italia dei Lavori) per un lavoro costruttivo ed utile per le popolazioni sannite, in particolare per quelle del Fortore. L’assessore Maria Cirocco ha parlato dei problemi della condizione civile del Fortore e della partecipazione delle donne al governo della Provincia ed alla crescita del territorio. L’assessore e vice presidente Pompilio Forgione ha detto che la Provincia ha sofferto e soffre del centralismo partenopeo e che occorre una ferrea volontà da parte di tutti perché questo non accada più. E’ possibile che con la progettualità e la nostra capacità politica superare questo passato. Il presidente Aniello Cimitile, nella sua replica, ha detto: “siamo sulla strada della conquista di una rapporto positivo e dialettico nel rispetto dei ruoli tra maggioranza ed opposizione”. Cimitile ha poi spiegato che la sua relazione voleva essere indirizzata sui grandi assi strategici di lavoro dell’Amministrazione attiva. Occorre aprire la strada al merito sia nella pubblica amministrazione che nella società civile: togliere il tappo della raccomandazione e alle parentele nell’accesso ai pubblici impieghi; ha negato di voler ricorrere allo “spoil system”, ma solo di aver preso atto della realtà della pianta organica della Provincia che presenta vuoti di organico e personale con alta anzianità di servizio. La partita che ci giochiamo è sulla centralità geografica del Sannio – ha proseguito Cimitile: i corridoi europei che passeranno dal Sannio, ha spiegato, devono essere occasione per creare attorno ad essi occasioni di sviluppo. Il presidente ha rimarcato la netta contrarietà ad una acquiescenza rispetto ad alcune posizioni della Regione Campania e contro la scelta della discarica a Sant’Arcangelo Trimonte. Sulle Agenzie, ha spiegato Cimitile “non ho un atteggiamento né favorevole, né contrario in via pregiudiziale; ma lego il mio giudizio ad una serie di valutazioni di natura economica e funzionale, soprattutto rispetto all’utilità dei servizi erogati a favore della pubblica amministrazione”.

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