Benevento: Patrimonio Mondiale dell’Unesco o discarica a cielo aperto?

Nonostante Benevento, prosegue, dal 25 giugno 2011 grazie alla sua Chiesa di Santa Sofia, al Chiostro della stessa Chiesa e alla buffer zone che pure ospita altre e pregiate testimonianze della cultura longobarda sia entrata a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, nulla in città (a parte la oggettiva presenza dei monumenti) pare rivelare tale prestigiosa onorificenza.Ovunque si posi lo sguardo, ogni angolo è invaso da rifiuti, sporcizia e degrado di ogni genere. Qualche tempo fa ebbi modo, con un mio articolo pubblicato su varie testate locali, di denunziare l’invasione di ratti che affliggeva il centro storico di Benevento, nel tentativo di sensibilizzare le istituzioni a intervenire per la soluzione dell’annoso quanto anacronistico problema. A distanza di un paio di anni mi sento in diritto di intervenire, mio malgrado e con grande disagio, atteso l’amore che nutro per la mia città, per denunziare la condizione indecorosa nella quale versano le nostre strade, se possibile anche peggiore di quella evidenziata precedentemente.Tutte le zone della città, nessuna esclusa, sono sommerse da rifiuti e da escrementi di animali e ovunque si percepisce netta la sensazione di totale disinteresse dei cittadini verso la propria città.A questa mia lettera aperta inviata alle istituzioni locali e alla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, con sede in Roma, cui scrivo per conoscenza, allego delle fotografie ritraenti la zona del centro storico ove risiedo e nella quale non è possibile circolare se non dribblando tra immondizie, cartacce, escrementi e rifiuti abbandonati.Come se non bastasse, ultimamente la zona, scarsamente illuminata e priva di qualunque forma di controllo, è stata interessata da “atti vandalici” messi a segno da ignoti nel corso delle ultime notti, ai danni di autovetture parcheggiate in piazza Largo Feuli e dei contenitori delle immondizie per la raccolta (in)differenziata.Da cittadina, indignata in primis dallo scarso senso civico dei propri concittadini (che sono gli autori principali dell’insozzamento della città) e, vieppiù frustrata dalla constatazione della inadeguatezza delle istituzioni, palesemente incapaci (evidentemente anche per la scarsità delle risorse economiche a dispetto della entità della tassazione per l’espletamento del servizio totalmente a carico dei cittadini) di far fronte a quella che somiglia molto ad un’emergenza sociale, invoco l’intervento immediato di quanti preposti all’amministrazione della cosa pubblica, ciascuno per le rispettive competenze. Il tutto perché di Benevento non si debbano più leggere, su noti social, recensioni di questo tipo “per fortuna certi luoghi riescono a mantenere intatta la loro atmosfera anche se sono tenuti molto male. È il caso del centro storico di Benevento”. E perché l’appartenenza della nostra amata città al patrimonio dell’Umanità non sia un’inutile orpello di cui fregiarsi nelle occasioni pubbliche.Avv. Luisa Ventorino

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