CHIEDONO AIUTO IN WEB PER FIGLIO MALATO,SOSPETTATI DI TRUFFA

Per provvedere all’assistenza specialistica, ad un intervento in Francia per la ricostruzione delle vertebre e all’acquisto di farmaci sperimentali, costosi e non mutuabili, ma sono stati accusati in rete di voler speculare su una malattia quasi inventata. Il dramma di una coppia di Sassinoro, comune del Beneventano, al confine con il Molise, e del loro bambino, viene raccontato oggi dal quotidiano Metropolis e dal Tg di Metropolis Tv. Ma nonostante tutto, come raccontano i due mezzi di informazione, la macchina della solidarietà si è messa in moto. Tra i primi a tendere una mano al piccolo Franco, il Calcio Napoli e il Banco di Napoli, filiale di Morcone (Benevento) che ha aperto un conto corrente per raccogliere contributi tra tutti i dipendenti del gruppo Banca Intesa in Italia. Sono già 500 i bonifici arrivati in due settimane sul conto corrente aperto anche per le donazioni di chiunque voglia aiutare la famiglia Ferrara. La malattia al bambino, che fino a due anni fa ha condotto una esistenza regolare, è stata diagnosticata due anni fa. “Due anni fa – racconta la mamma – mi chiamarono dalla scuola. Franco aveva mal d’orecchio e mal di testa. Quel giorno é iniziato il nostro calvario, i medici hanno impiegato otto mesi per diagnosticare la sindrome che sta divorando il mio bambino”. Il bambino ha bisogno di cure costosissime e di interventi chirurgici. “In molti – spiega la donna – hanno pensato che fossimo truffatori”, ribadendo di aver già presentato tutta la documentazione sanitaria anche ai carabinieri. A fianco della famiglia del Sannio, come riferiscono sempre Metropolis e Metropolis Tv il Napoli Calcio e il direttore generale Pier Paolo Marino. Negli ultimi due anni hanno aiutato più volte il bambino.

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