Cinema. E’ morto Giambattista Assanti, regista di ‘Il giovane Pertini’

Il regista Giambattista Assanti è morto la notte scorsa presso l’ospedale Rummo di Benevento dopo una lunga malattia all’età di 59 anni. Aveva anni. Il suo paese era Mirabella Eclano (Avellino), dove aveva organizzato il Festival della Sceneggiatura e gestiva il cinema “Carmen”, eredità di una lunga tradizione familiare. Tra i suoi film spicca il recente “Il giovane Pertini.

Combattente per la libertà!” (2019), prodotto dalla Genoma Film, con la sceneggiatura dello storico Stefano Caretti e interpretato da Dominique Sanda, Massimo Dapporto, Gabriele Greco, Cesare Bocci, Adriano Giannini, Massimiliano Buzzanca e Andrea Papale. Il film era stato candidato ai David di Donatello e presentato alla Mostra internazionale del cinema di Venezia.

Regista impegnato, Assanti stava girando un film dedicato alle vicende dei campi di sterminio, “Il segreto di Hanna”, cui partecipava anche Massimo Dapporto. Le riprese del suo terzo lavoro per il grande schermo sono iniziate nel settembre 2020 ma sono state interrotte poco dopo per la pandemia e il peggioramento delle condizioni di salute del regista. Nel 2015 aveva girato “L’ultima fermata”, che racconta la storia del capotreno Domenico Capossela, spettatore delle partenze di tanti emigranti del Sud negli anni ’60. Assanti ha realizzato anche il docufilm “Le campane di San Ottone” con Vanessa Gravina per raccontare le proteste contro l’apertura della discarica a Difesa Grande.

Giambattista Assanti aveva iniziato a lavorare anche a un film sui fratelli Nello e Carlo Rosselli, gli intellettuali antifascisti uccisi in Francia nel 1937. Alla sceneggiatura aveva chiesto di collaborare allo storico ed ex ministro socialista Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli.

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