Col digitale l’ennesima rivoluzione tecnologica.

Una rivoluzione ,nell’esima nell’era della tv. Negli anni 50 vi era solo una antenna, un canale Rai e tutti intorno a guardare Il festival di San Remo, il Musichiere e gli appuntamenti con i maxi sceneggiati. Poi agli inizi degli anni 60 il secondo canale con un bottone da preme per i televisori più anziani e la comparsa dei primi telecomandi. A metà degli anni 70 la TV a colori, coi primi campionati del mondi di calcio da brividi: col rosso sangue che colava da un polpaccio di Cabrini E poi alla fine di quegli la liberalizzazione dei canali,l’avvento delle private e la possibilità di una scelta più ampia di programmi da vedere.Poi l’avvento dei satelliti, la possibilità di guardare anche oltre i confini.Ora la rivoluzione digitale.Una tecnologia che permette un segnale più pulito, ed anche più frequenze sullo stesso canale. In pratica dopo il reset del decoder o del televisore ci si è ritrovati davanti, nel Sannio a circa 150 canali free ed ad altrettanti in pay.

Una vera rivoluzione che in fatto di tecnologia dovrà comunque fare i conti con i televisori sempre più piccoli come spessore, sempre più complicati nell’uso del telecomando.

Ma è questa l’era della tecnologia e si sa che il nuovo è sempre dietro l’angolo.

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