Comunali 2016. Sondaggio IPR Marketing: \"E\’ sfida tra Mastella e Farese\"

Ad oltre cinque mesi dal precedente sondaggio, le intenzioni di voto dei beneventani non hanno modificato i protagonisti della sfida: le chance maggiori di accedere al secondo turno per essere eletti sindaco le conservano il candidato del Movimento 5 Stelle e Clemente Mastella. A consultare 1.000 cittadini del capoluogo è ancora l’istituto de- moscopico partenopeo, sondaggio con un margine di errore in più ed in meno del 3,3%, con affidabilità stima- ta del 95%, interviste realizzate dal 1’ al 3 marzo, dopo l’indicazione definiti- va del candidato pentastellato. L’ex Guardasigilli, testato così co- scalzato il candidato grillino non basta, tuttavia, a Mastella per ribaltare il responso del secondo turno, che resta favorevole a Marianna Farese, anche se la forbice si è ristretta parecchio, ac- crescendo ulteriormente l’incidenza di quel 25% di elettori attualmente in- decisi (a settembre era il 28). La griglia dei candidati a sindaco testati è cam- biata, ma Raffaele Del Vecchio, proba- bile alfiere del centrosinistra, vede immutato il suo risultato, stimato ancora al 21%. Un eventuale candidato di Fausto Pepe si attesterebbe al 6,5; segue Gianfranco Ucci con il 6 (in cresci- ta del 2%), mentre un esponente di Sel intercetterebbe il 2 per cento dei consensi. In quanto al livello di conoscenza, il più noto resta Mastella sempre con il 97%, mentre recupera 2 punti Del Vecchio (all’88), quindi Ucci al 63 e Fa- rese conosciuta soltanto dal 30% ma comunque accreditata di maggiori capacità di fare il sindaco, ancora davanti all’ex ministro. Il primo partito resta quello degli astensionisti: se a settembre dichiarava di volersi recare alle urne il 56%, oggi si precipita al 45. Più o meno stabili gli schieramenti, tranne i 5 Stelle che dilapidano 4 punti, scendendo dal 35 al 31 % Anche il Pd che accusa una flessio- ne di 2 punti, ma nell’altro sondaggio era dato ancora un partito unito. Staziona- rie le altre formazioni, con oscillazioni in più o in meno non oltre 1-2 punti (Ma- stella incrementa il 10 di settembre al 12 ma raddop- piando i candidati). «Il decremento dei 5 Stelle non deve sorprendere – spiega Noto – perché è una costante: parto- no fortissimi per poi smarrire alcuni punti percentuali. Hanno una forza di marchio forte soprattutto nelle prime battute della campagna elettorale». Circa una previsione per il ballottag- gio, Noto ritiene che « il Movimento 5 Stelle può prendere voti sia a destra che a sinistra, anche se è un voto fide- lizzato, non viene deciso più all’ultimo momento, tanto è vero che gli elet- tori lo preferiscono indipendente- mente dal candidato. E – aggiunge il direttore di Ipr Marketing – lo si riscontra pure nel nostro sondaggio, laddove il livello di conoscenza del candidato grillino è molto basso, ma nono- stante questo viene scelto pur sempre dal 31% degli intervistati».

Estratto dal quotidiano IL MATTINO del 6 Marzo 2016

 

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